Il Congresso Internazionale di Botanica riunitosi l’estate scorsa a Melbourne, in Australia, ha approvato a larga maggioranza l’abolizione del latino come lingua comune nella denominazione e classificazione delle piante. Motivo? Le nuove scoperte e la necessità di trovare delle terminologie più moderne. E’ un’autentica rivoluzione per il mondo botanico, che arriva dopo più di 400 anni di dominio incontrastato della lingua latina. Secondo questa decisione, che si applica però solo alle nuove specie, già dal primo gennaio del 2012, le nuove piante potranno essere “battezzate” diversamente. Dunque in quale lingua dunque parleranno le piante? Continua a leggere