Arriva la gardenia che resiste fuori al gelo

E’ tra i fiori più profumati dell’universo vegetale: la Gardenia è garanzia di incanto per il suo aspetto, con verdi lucide foglie eleganti, come per l’aroma che sprigionano le pannose corolle che contrastano a meraviglia con il fogliame. Ma aihmé, tutto questo fascino non la rende per niente facile da coltivare! E lo sa bene chi si è fatto conquistare a prima vista pur vivendo nelle zone del nord Italia: al momento di ripararla in casa da gelo e ghiaccio, ecco presentarsi foglie gialle, boccioli che cadono e via dicendo. Ma ecco che arriva la novità tanto attesa: arriva la Gardenia rustica che si potrà lasciare senza timore sul balcone, sotto neve e gelo, promettendo di rendere verde il nostro angolo anche d’inverno!

Si chiama Gardenia augusta ‘Crown Jewel’ e verrà presentata da M.Olivier Pantin della Sapho al Salon Du Vegetal, la più importante mostra di piante professionale della Francia che si tiene ogni anno ad Angers (quest’anno è fissata per il 21-23 febbraio 2012) con quasi 400 espositori. Creata da Philip Dark, questa varietà super resistente assicura un arbusto capace di sopportare temperature fino a -10°C mantenendo il fogliame e regalando, nella bella stagione, masse di candidi fiori doppi a forma di rosetta di 6-7 centimetri di diametro che sbocciano a giugno-luglio, con una leggera rifiorenza a fine estate.

In realtà ‘Crown Jewel’ non è la prima Gardenia resistente al gelo in assoluto: c’è stato un precedente, la varietà ‘Kleim’s Hardy’, che però non assicura una fioritura così abbondante e peraltro è veramente difficile da trovare in Europa. Possiamo solo augurarci che il mercato, dopo la presentazione in Francia, porti anche da noi la Gardenia per l’inverno, in modo da poterne testare la resistenza e le “prestazioni” direttamente nel Belpaese… 😉

Il portamento del cespuglio di ‘Crown Jewel’, a differenza di quello della classica Gardenia che troviamo al vivaio, che è eretto, in questo caso diventa prostrato e allargato, dando una forma probabilmente un po’ diversa alla pianta e più compatta: in altezza non supera il metro. Non cambiano invece le sue necessità dal punto di vista della coltivazione: la nuova varietà rimane pur sempre una gardenia, pianta che ama il suolo non calcareo. Bisogna dunque ricordarsi di rinvasarla in terriccio per acidofile ovvero quello che si usa per rododendri e azalee, morbido, umido (non zuppo!) e areato, e di esporla correttamente non in battuta di sole, ma a mezz’ombra.