In un delizioso angolo della vecchia Milano, curiosi personaggi si ritrovano in questo momento preciso: esperti e personaggi del mondo della stampa e della televisione si scambiano idee, si confrontano e si conoscono. Il soggetto di cui parlano però è particolare e non riguarda i media o il mondo del gossip: parlano di piante. Sì, quelle che vediamo tutti i giorni e a cui spesso dedichiamo uno sguardo distratto. In questo evento sono invece loro le protagoniste. Io sono qui e in diretta dalla mia poltroncina, vi racconto quello che sta succedendo…
Il prezioso mondo vegetale che riunisce tutti qui è simbolicamente rappresentato da 4 “testimonial”: un cactus, una rosa, un bonsai, una pianta di gigli e una beucarnea, la cosidetta “mangiafumo”. Le piante in questione sono anche modelle ideali per gli studenti dell’Accademia di Brera che, in diretta in questo momento, le stanno ritraendo nei loro schizzi su carta: osservarli, ve lo dico, è affascinante. Gesti veloci tracciano linee in rapidi scatti, quasi ad afferrare al volo l’essenza di queste star silenziose.
Del resto l’ambiente ispira: lo studio di Square Garden in cui ci troviamo crea verande e giardini d’inverno e ci hanno promesso che di questo si parlerà presto. Si tratta infatti di un argomento stimolante: all’estero, in paesi dove l’inverno è inclemente, costruire verande è uso comune. In Italia invece leggi e regolamenti edilizi desueti rendono la creazione di questi ambienti una procedura estremamente delicata e complessa. Ed è un vero peccato considerando il benessere che queste soluzioni apportano per la qualità della vita e la bellezza delle nostre case durante la brutta stagione…
Due chiacchiere al volo con il Maestro Giardiniere Carlo Pagani ci ricordano che delle piante bisogna innamorarsi perché loro stesse tra loro hanno simpatie e antipatie. Alcune vivono bene coltivate vicine, altre invece proprio non si sopportano: sapere come funzionano questi “relazioni” vegetali ci aiuta ad avere più fiori e più frutti e a mantenerle belle e in salute. Preziosa questa tecnica soprattutto per l’orto, anche quello in vaso sul balcone: con le consociazioni coltiveremo peperoni e pomodori con molto più gusto e più facilmente. Insomma, conclude, il Maestro, innamoriamoci delle piante!
Volti noti del mondo del verde e della comunicazione sono presenti: Mimma Pallavicini, esperta giornalista, Moritz Mantero, organizzatore di Orticolario a Villa Erba, Alessandro Zappata, agronomo che risponde online ai quesiti sulle piante per il gruppo Leroy Merlin e che cura la sezione verde del sito della giornalista Lina Sotis, Tranquilla.it, Elisabetta Guicciardini, organizzatrice di Floralia, mostra-mercato di piante a fini benefici a Piazza San Marco.
Da Elisabetta arriva un consiglio per chi ama le piante e vuole combattere un parassita che spesso le infesta, la cocciniglia: facilissimo, ci dice, basta usare il lucidante fogliare. Spruzzato sulle foglie le soffoca! Provate e poi ci direte…
Riesco a scambiare due parole con Moritz Mantero, che mi racconta che la solidarietà è stata motore anche di Orticolario, la manifestazione che organizza a Villa Erba. L’idea in origine è stata quella di creare un evento che potesse da solo permettere la raccolta di fondi benefici di più associazioni singole: anche in quel caso dunque le piante si sono sposate, come nel caso di Floralia, all’intento di aiutare persone in difficoltà. La sensibilità per la bellezza di fogliami e fioriture era già presente nel fondatore, imprenditore di grande successo nel mondo della moda e dei tessuti, che ha così sfruttato il “serrone” della villa per creare una manifestazione solidale, botanica e glamour.
Che l’interesse per le piante stia crescendo in Italia lo attesta anche lo stesso Flower Council olandese: spinte dalla moda, piante e fiori cominciano ad essere comprese e ricercate, ci dice Charles Landsdorp. Si comincia a capirne il valore anche legandolo alle specificità del territorio italiano, favorito dal clima (se ci pensiamo, tanto più adatto di quello olandese!): la sua idea? Associare fiori e vino, in un’abbinata di profumo e palato: l”ideale per dare il giusto valore ad entrambi…
Parlando del mondo dei fiori, Charles mi fa notare che il problema dei fioristi italiani è che spesso non conoscono specie e varietà, quindi non trasmettono questa passione ai loro clienti. Intercetto una famosa floral designer, Annalisa Lo Porto che mi spiega che in effetti il mestiere del fiorista e quello di chi coltiva piante nascono da mondi diversi. Proprio per questo lei si fa affiancare da esperti che possono spiegare a chi compra da lei un’orchidea, come trattarla con cura. Il problema forse è proprio la preparazione necessaria a chi apre un negozio di fiori in Italia, che non necessariamente deve avere una preparazione botanica.
Inoltre seguire la pianta è oneroso: il cliente infatti si aspetta di essere seguito quasi …per sempre ed è pronto a protestare al primo “difetto”… D’altra parte, mi dice, c’è da dire che ormai in pochi si accontentano della funzione “decorativa”: si cerca qualcosa di duraturo e magari anche di personalizzato, in cui la pianta risponde ad una necessità anche emotiva, oltre che di semplice estetica. Il pubblico di piante e fiori sta dunque crescendo, e questa è sicuramente una sfida con cui confrontarsi.
22 marzo 2012
Stamane, ripensando alla giornata trascorsa rifletto che, tra tanti volti noti e poco tempo per riuscire a parlare con tutti, ho sfiorato tanti temi da approfondire sulla relazione tra noi e le piante. Quello però emerge con forza è un nuovo interesse, forte e motivato, da parte di tutte le categorie professionali per il mondo vegetale e per ciò che può offrirci.