La spesa per gli allestimenti floreali della chiesa e del ricevimento incide spesso in maniera significativa sui preparativi per un matrimonio. E così due fidanzati inglesi, Megan e Kit, hanno trovato una soluzione alternativa, romantica ma allo stesso tempo economica: perchè non coltivare da soli i fiori per il proprio matrimonio?
Certo, una decisione del genere va presa con largo anticipo, la natura ha i suoi tempi da rispettare. Dal progetto alla realizzazione, ecco il racconto di questa insolita e coraggiosa esperienza…
Megan e Kit, affascinati della flora tipica locale dello Yorkshire dove vivono, avevano programmato il loro matrimonio per il mese di luglio, proprio il periodo in cui la vegetazione spontanea è al massimo dello splendore. Impensabile però, oltre che illegale, raccogliere nei campi i fiori selvatici in quanto i paesaggi bucolici della regione appartengono a riserve naturali e parchi nazionali di interesse storico, oltre che naturalistico. Quindi, che fare?
I due ragazzi decidono allora di coltivare i fiori per il loro matrimonio nel giardino di Megan e nella fattoria dei genitori di Kit: caprifoglio, aquilegia, scabiosa, rosa canina, ma anche Epilobium, Digitalis, Centaurea, Anthriscus… Non fatevi impressionare dai nomi, sono tutti fiori comunemente reperibili allo stato selvatico anche qui da noi. Procurarsi i fiori da sè non è stata però un’impresa immune da stress e preoccupazioni.
I piselli odorosi (Lathyrus odoratus), ad esempio, seminati da Megan e da lei amorevolmente accuditi, non avevano nessuna intenzione di aprire i loro boccioli e, quasi miracolosamente, sono fioriti solo il giorno prima delle nozze!
La sposa poi era assillata da mille dubbi: i fiori sarebbero stati in quantità sufficiente e gli addobbi floreali autoprodotti si sarebbero dimostrati all’altezza di un giorno così importante?
Alla fine però tutto è andato nel migliore dei modi e la mattina delle nozze amici e parenti hanno contibuito alla realizzazione degli allestimenti, dalla raccolta fino alla composizione dei fiori, in un clima di festosa collaborazione che si è rivelata per tutti una meravigliosa esperienza da ricordare. Per la chiesa sono stati selezionati i fiori bianchi o in delicate tinte pastello, mentre i fiori in colori più vivaci hanno decorato il grande gazebo allestito all’aperto per il ricevimento dove arredi, tessuti, stoviglie e vasellame erano tutti rigorosamente bianchi, proprio per dare maggior risalto alle variopinte composizioni floreali.
E il bouquet della sposa?
Megan è una scrittrice e, durante il periodo del fidanzamento, stava scrivendo una novella ambientata in un giardino di rose. Facendo ricerche sull’argomento, s’innamora della rosa ‘Margaret Merril’ appunto, dal profumo molto intenso e dolce e con corolle a coppa, grandi ed eleganti, il fiore ideale per il suo bouquet di nozze ma che purtroppo nessuno dei suoi conoscenti coltivava nel proprio giardino. E poi c’era un pensiero nella mente della giovane sposa: sul bouquet Megan non voleva proprio rischiare 😀 Si è dunque affidata ad un professionista, richiedendogli espressamente un mazzo di profumatissime rose ‘Margaret Merrill’ abbinate a rami di gelsomino.
Nella fattoria dove oggi i due sposi vivono, un grande spazio è lasciato proprio alla flora spontanea, che ora si lega indissolubilmente al ricordo del loro matrimonio, mentre una bordura di rose ‘Margaret Merrill’ è stata piantata da Megan vicino a casa, per ricordare il suo romantico bouquet.
Coltivare da soli i fiori per il proprio matrimonio: una scelta eco-friendly, coraggiosa ed economica oppure troppo rischiosa e stressante? Cosa ne pensate? Dite la vostra!
Luisella Rosa