Cinque per mille, le alternative per la tutela del verde dove sono?

Al momento di presentare la dichiarazione dei redditi, nel compilare il modello 730-740, ci troviamo a dover decidere a quale ente o associazione devolvere una piccola parte delle nostre tasse. Si tratta del famoso Cinque per Mille dell’Irpef. Lo possiamo destinare al volontariato o alla ricerca scientifica e saranno sempre soldi ben spesi, ma possiamo anche scegliere, a partire da quest’anno, di dare il nostro sostegno ad associazioni che promuovono, tutelano e valorizzano i beni culturali e paesaggistici del nostro stupendo paese. Colpita da questo pensiero, sono andata a cercare qualche opzione, rimanendo però delusa.. Qualche riferimento utile, comunque, l’ho trovato e ve lo sottopongo nel caso quest’anno vogliate valutare l’alternativa di un Cinque per Mille più “verde”

Il modulo del Cinque per Mille permette di mettere semplicemente una firma sotto la dicitura “Sostegno alle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici”.

Se invece avete in mente enti, associazioni o fondazioni specifici di cui avete avuto modo di apprezzare l’attività nel tempo, dovrete verificare se sono in possesso del codice fiscale che permette loro di ricevere il vostro finanziamento, per inserirlo a quel punto, unitamente alla firma, nella sezione dedicata alle Onlus. E qui viene il tasto dolente

Facendo un giro per la Rete, mi sono accorta che le associazioni e gli enti verdi che possono accedere a questo beneficio in realtà sono davvero pochissimi: si contano sulle dita di una mano. Ne ho recuperati alcuni, con i rispettivi codici fiscali, ma mi domando come sia possibile che una cosa così importante, come fondi pubblici devoluti dai cittadini, possa essere così poco valutata.  

Considerato poi che in Italia, per la cura dei beni culturali e paesaggistici come parchi nazionali, corsi d’acqua, aree protette, edifici e giardini storici, e men che mai, roseti o grandi collezioni vegetali, i soldi non ci sono davvero mai, otteniamo il risultato che trascuriamo, fino a perderlo, il nostro patrimonio ambientale che tutti ci invidiano e, in un paese così ricco di bellezza come l’Italia, sfiguriamo di fronte a nazioni molto meno dotate, ma sicuramente più attente. Possiamo solo sperare che questa nuova voce “green” nel modulo della dichiarazione dei redditi non sparisca nei prossimi anni e che questa esigua lista si allunghi sempre più…

FAI (Fondo Ambiente Italiano): 80 10 20 30 154
WWF (World Wide Fund For Nature): 80 07 84 30 586
AISF (Accademia italiana di Scienze Forestali):  80 02 07 70 485
SIA (Società Italiana di Arboricoltura): 03 49 63 60 961
GIARDINI LA MORTELLA DI ISCHIA: 91  00  18  80  631
SOCIETA’ ITALIANA DELL’IRIS: 80 03 71 50 481
AIAB (Associazione italiana per l’Agricoltura Biologica): 02 13 86 00 487
LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli): 80 03 23 50 482
LAC (Lega per l’Abolizione della Caccia): 80 17 70 10 156
LEGAMBIENTE: 80 45 84 70 582
GREENPEACE: 97 04 66 30 584
ITALIA NOSTRA: 80 07 84 10 588
PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO: 80 00 22 10 070

Ps. Valutate che alcuni comuni hanno deciso di investire le risorse del Cinque per Mille nella cura degli spazi verdi  pubblici: in quel caso potrebbe essere una buona idea dare una mano!