Denuncia, la ginestra bianca in Italia rischia l’estinzione

Quando fiorisce, la ginestra bianca diventa una nuvola di delicati fiorellini bianchi. Sole abbacinante e poca acqua non la spaventano: sembra quindi una delle piante perfette per un giardino del futuro, dove l’acqua si risparmia e le temperature possono raggiungere punte estreme. E invece no. La ginestra bianca in Italia ha vita difficilissima, tanto da rischiare l’estinzione. E’ la denuncia di Giuseppe De Fine, socio onorario della società botanica italiana, collaboratore della rivista ‘Pro-Natura’ ed esperto di piante tossiche e aromatiche del Crotonese. La tutela dell’area in cui cresce questa rara ginestra è in questi giorni oggetto di un’interrogazione da parte di Nicodemo Oliverio, capogruppo del PD, al Ministro dell’Ambiente e delle Politiche agricole alimentari e forestali.

“Questa pianta a serio rischio estinzione – dichiara Oliverio – attende una adeguata tutela da parte dello Stato, della Regione Calabria e della provincia di Crotone al fine di evitare che venga distrutto un esemplare unico di biodiversità in Italia. Di questa rara e preziosa pianta (Retama retam) in Italia se ne trovano alcuni esemplari in Sicilia ma cresce prevalentemente a Cirò, in provincia di Crotone, sulle dune in località Marinella”.

“Nonostante questo territorio – prosegue Oliverio – costituisca un’Area Sic (siti di importanza comunitaria) ed è pertanto inserito nelle aree sottoposte a vincolo ai sensi del Decreto del Ministro dell’ambiente 3 aprile 2000, ancora oggi risulta completamente abbandonato e incustodito”. E sottolinea: “Quel che è peggio, è che alcune persone non distinguendo una ginestra bianca da quella gialla, ne fanno legna da ardere, compiendo un grave danno all’ambiente e alla biodiversità”.