Siccità, pomodori a rischio

L’arrivo di Ulisse dà il colpo di grazia alle coltivazioni agricole colpite dal caldo e dalla siccità che ha provocato al settore agricolo perdite che hanno già superato il mezzo miliardo di euro. E’ quanto afferma la Coldiretti nel tracciare un bilancio degli effetti della grande afa sulle coltivazioni agricole e sugli animali. Interi raccolti sono andati persi – sottolinea la Coldiretti – dal Veneto fino alla provincia di Crotone in Sicilia passando per la Toscana dove nelle province di Grosseto e Livorno sono state attivate le procedure per lo stato di calamità. Ad essere stati duramente colpiti sono stati – precisa la Coldiretti – decine di migliaia di ettari coltivati di mais, pomodori, barbabietole e girasoli a macchia di leopardo lungo tutta la penisola dove in alcune zone non piove in modo adeguato da mesi.

Sopra i 30 gradi – sottolinea la Coldiretti – le piante di pomodoro vanno in stress perchè non riescono più a lavorare e si fermano, nonostante l’irrigazione che non riesce a sopperire neanche al fabbisogno idrico delle coltivazioni di granoturco. Le coltivazioni – precisa la Coldiretti – in questa fase stagionale si trovano in un momento critico di sviluppo e hanno bisogno dell’acqua per completare il ciclo produttivo.