La proposta: case sugli alberi per dare una spinta al turismo

Si può reagire alla crisi in due modi: disperandosi oppure reinventandosi. Forse la seconda è la via che si sta adoperando in Trentino, dove la moda di creare case sugli alberi, già in uso all’estero, potrebbe costituire una nuova attrazione per i turisti. L’idea è di un consigliere comunale, Mauro Delladio, che ha pensato che, invece di lasciare l’iniziativa ai soli privati, si potrebbe sposare l’idea di creare case sugli alberi come regione, dando così una “spinta” dall’alto che la renderebbe un’opzione appetibile e praticabile per le strutture legate al turismo.

Il consigliere sta preparando una mozione ad hoc, dopo averne parlato in una riunione di Commissione consiliare. “Ci sono i campeggi – ha dichiarato Delladio – ci sono roulotte, camper, alberghi, residence, bed and breakfast: aggiungere una nuova offerta per chi vuole vivere in mezzo alla natura sarebbe qualcosa in più che può aiutare il turismo, specie in momenti di crisi come quello che stiamo vivendo”.

La riflessione per il consigliere è nata dall’osservazione che la sua è un’area geografica ricca di boschi: ha dunque pensato che si potrebbe valutare la possibilità di creare, nelle zone più vocate della regione, veri e propri tree village. Certo, qualche difficoltà c’è: per esempio il fatto che il piano urbanistico non prevede la possibilità di costruire case sugli alberi. Ma il consigliere pare deciso: “Chiederò alla Giunta provinciale di verificare la fattibilità di un eventuale progetto e di individuare le zone del Trentino più adatte”.

A me l’idea ispira e ho come l’impressione che non sarebbero solo i bimbi a divertirsi: ve la immaginate una comoda stanza da letto con patio “in quota” costruita su rami maestosi?

E voi che ne pensate? Trascorrereste una vacanza in una casa sull’albero?