La scuola del futuro? Sarà ecologica e avrà un giardino sul tetto

Giardino pensile sul tetto, fotovoltaico, realizzata in materiali naturali e progettata con i canoni della bioedilizia. Un edificio “passivo”, efficiente e sostenibile, completamente in legno per consentire il massimo risparmio di energia. Sarà questa la scuola del futuro. Anzi, quella del presente, a dire il vero: si chiama Chicchi di Sole e si trova a Gaiole in Chianti, in provincia di Siena. Può ospitare circa 120 bambini e, oltre alle aule, comprende spazi collettivi e una mensa. Ed è la scuola più green che ci sia.

Con un fabbisogno annuale inferiore a 15 KWh a metro quadro, l’edificio di circa 1200 mq accoglie anche una cucina in grado di fornire 250 pasti al giorno per tutte le scuole del comune. Grazie alle prestazioni energetiche, l’amministrazione comunale ha potuto ottenere i finanziamenti dalla Regione Toscana e dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena per poter far fronte all’investimento per la realizzazione di circa 2milioni e 100mila euro. Secondo le notizie dell’Adnkronos, le quattro ali della scuola sono rivolte a sud, e l’atrio di ingresso e le aule si affacciano su un giardino di circa 9500 mq, attrezzato con giochi in legno. Il sistema dei frangisole in legno, posizionati sul lato sud, è stato progettato in modo da avere la massima penetrazione del sole nel periodo autunno-inverno e la schermatura dai raggi solari nel periodo di primavera-inizio estate.

L’efficienza energetica è garantita dalla stessa struttura portante, costituita da pareti create con tavole di abete rosso disposte a strati incrociati secondo il sistema “cross-Lam”, mentre la parte piana del tetto ospita un giardino pensile con funzione di regolatore termico dell’edificio. La scuola è coibentata con pannelli in fibra di legno rivestiti con intonaco traspirante ai silossani e pietra calcarea, nel rispetto dei materiali da costruzione locali. E inoltre una costruzione antisismica: la struttura infatti permette all’edificio di sopportare le scosse comportandosi in maniera elastica in caso di terremoto.

La copertura è stata progettata in modo che anche i locali posti a nord dell’edificio possano prendere luce e aria da sud attraverso le finestre a nastro, mentre i serramenti sono in legno con cristalli a vetrocamera, basso emissivi, contenenti all’interno un gas inerte (argon) che permette un eccellente sistema di coibentazione termica delle ampie pareti vetrate. Non manca l’impianto fotovoltaico che garantisce una produzione di circa 10.000 Kwh l’anno. Anche l’acqua piovana viene utilizzata: dal tetto viene raccolta in due cisterne interrate e sarà utilizzata per irrigare le aree verdi, per gli scarichi dei wc e a integrare l’impianto antincendio. Insomma, un vero paradiso green, che non potrà che suggerire i suoi valori ispiratori anche ai bimbi che ne frequenteranno gli spazi.

Bello, vero? Si spera che presto o tardi tutte le nuove case saranno costruite in questo modo, visto che questi criteri non solo migliorano il nostro rapporto con l’ambiente, ma aumentano anche la qualità della vita.