Con le dalie salutiamo la prima metà dell’autunno

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Il clima sta cambiando in questi ultimi giorni: inesorabili, le temperature viaggiano in picchiata facendoci provare i primi brividi. Dobbiamo abituarci all’idea, anche quest’anno ci stiamo avviando verso l’inverno. Ma vogliamo salutare la prima parte dell’autunno con una serie di foto di un fiore tra i più belli, la dalia (o meglio Dahlia). E’ lei la regina dei giardini di fine estate e dell’inizio dell’autunno, è lei che veste gli angoli che il caldo ha lasciato spogli con fioriture sontuose, in mille gioiosi cambi d’abito. I colori non la spaventano e ne fa sfoggio nelle sue corolle, che coprono tutta la gamma dell’arcobaleno escluso il blu: raramente passa inosservata. Le dalie si presentano in centinaia di varietà e, grazie ad incroci e selezioni, questi fiori possono assumere moltissime forme: a ponpon, doppi, ad anemone, a collaretto, semplici, in versione “cactus” a petali stretti, a ninfea, a fior di peonia e altre.

Dopo aver sfogliato queste foto, vi meravigliate che non vengano piantate ovunque? In effetti meriterebbero di più, ma una certa antipatia per la crescita in vaso e una decisa allergia al gelo dell’inverno ne fa delle “regine” vegetali un pochino schizzinose 😉 Inoltre le varietà più scenografiche si sviluppano con vigorosi fusti che spesso arrivano al metro di altezza, che crescono velocissimi ma che si spezzano con una certa facilità. Insomma, seppure prodiga di bellezze e facile da coltivare, in realtà la dalia viene percepita come un fiore poco friendly, del tutto fuori moda (era molto amata dalle nostre nonne) e pochissimo “presentabile” (tanto che in genere viene relegata ai bordi dell’orto…).

Nel tentativo di toglierla da questo impasse, e darle nuovi diritti su balconi e terrazzi, sono state selezionate varietà moderne, più basse, spesso a corolla semplice che formano piante più compatte e ordinate, con steli più forti e robusti e con foglie scure (la star tra le prime dalie di questo tipo è stata la D. ‘Bishop of Llandaff‘). Hanno conquistato una timida notorietà, ma la fama è ancora lontana. Sarà perché, quando il gelo comincia a mordere qui nelle città del nord, ci coglie la pigrizia e non abbiamo una gran voglia di disotterrare i tuberi, ripulirli e metterli all’asciutto, per poi ripiantarli a primavera?