Ricevo e volentieri pubblico e segnalo questa iniziativa, che mi sembra davvero interessante perché coinvolge, per una volta, come spesso succede solo nei miracoli (vedi Celentano), cittadini e istituzioni, uniti in una stessa volontà di cambiamento. L’idea di base è riappropriarsi della città, dando nuova vita agli spazi comuni trasformandoli in orti e giardini o semplicemente in angoli curati. Qualcosa che sta succedendo in modi diversi in molte città. A Milano se ne discute in centro domenica 14 ottobre, con un incontro promosso dal Comune a cui interverranno assessori, professionisti ed associazioni senza scopo di lucro promotori di questo “movimento” sempre più globale. Tema: i giardini condivisi, ovvero quelli che oltremanica chiamano “Community Gardens“. Appuntamento presso l’Acquario civico, in Via Gadio 2 (fermata MM Lanza o Cairoli-Castello) dalle ore 10.00 alle 18.00. Una bella occasione per ascoltare una storia nuova, scambiarsi idee, contatti e progetti. Ecco i dettagli!
“A maggio una delibera della giunta comunale ha dato inizio ad un progetto sperimentale per la gestione del verde e per la valorizzazione delle aree cittadine in stato di abbandono che si fonda sulla collaborazione tra l’amministrazione comunale, i consigli di zona e i cittadini che vogliono prendersi cura del bene pubblico.
Associazioni di cittadini, senza scopo di lucro, potranno creare giardini la cui gestione è frutto di un’attività collettiva e partecipata, giardini aperti al quartiere che facilitino l’incontro di generazioni e culture diverse.
I giardini condivisi, come accade in molte metropoli europee, hanno l’obiettivo di migliorare la percezione dei luoghi, ampliare la coesione sociale, contrastare i fenomeni di degrado favorendo una gestione ecosostenibile delle aree pubbliche.
Su questi argomenti interverranno l’assessore al Decentramento, Daniela Benelli, l’assessore al Demanio, Lucia Castellano, Alessandro Coppola, autore di Apocalypse Town, Carolina Fois, paesaggista che lavora in Francia sulle progettazioni condivise.
Partecipa la Rete delle Rape Metropolitane, con le esperienze del Giardino degli Aromi (ex ospedale psichiatrico Paolo Pini), di Papaveri Rossi, dei Giardini in Transito, del Hub Giambellino, di Cascina Bollate, di Isola Pepe Verde etc etc.
Giardini condivisi, un modo nuovo di vivere la città: vi aspettiamo.”
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