Dalle feste dei ‘vip’ al lavoro nell’orto. Lele Mora, dopo oltre un anno in carcere, inizia le sue attività nella comunità di don Mazzi, a Milano. E nel suo primo giorno di lavoro, l’attività prevista per lui è raccogliere del peperoncino. Mora l’aveva annunciato: “Domani inizierò a lavorare da Don Mazzi” aveva detto ai microfoni de ‘La Zanzara’, il programma di Giuseppe Cruciani e David Parenzo su Radio24, lo scorso 25 settembre, durante la sua prima intervista. Detto, fatto…
Dopo il patteggiamento di una condanna a 4 anni e 3 mesi per il fallimento della ‘Lm Management’ e l’imputazione per favoreggiamento della prostituzione, Mora è andato in carcere ma il popolare talent scout è stato giudicato preda di una grave depressione che ne ha consigliato il rilascio dalla galera, dove ha perso ben 50 chili di peso.
Ora è decisamente cambiata l’esistenza del mattatore della vita, artistica e non, di vip e quasi vip. “Mi darò all’orto-terapia e poi ristrutturerò la Casetta dello Zio Tom”, dichiara. Ma a giudicare dal resto del discorso non rinuncerà di certo alla sua capacità di creare eventi e coinvolgere persone, anzi: la metterà però al servizio degli altri. “Diventerà un centro di incontro per i giovani”, prosegue, “organizzeremo eventi e porterò sponsorizzazioni, tutto quello che serve, non solo per la Exodus di Milano, ma in tutte le Exodus del mondo. Lavorerò due o tre giorni a settimana”.
Insomma, decisamente una nuova vita, più di sostanza e un po’ meno di immagine, ma capace forse di dare ancora maggiori soddisfazioni: funzionerà?