Mini vacanze in città alla scoperta degli angoli di natura verde gelosamente nascosta tra vie, piazze, cortili e palazzi. Qualche giorno per riprendersi dallo stress con un occhio al risparmio, programmando del relax a chilometro zero: è questo il nuovo turismo metropolitano che sfida la crisi. E per chi cerca la natura in città, ci sono gli itinerari green, in bici o a piedi, e persino passeggiate meditative. La scelta è insospettabilmente vasta sia a Milano che a Roma, entrambe ricchissime di destinazioni verdi spesso trascurate o insospettabili: nella capitale del business, piccoli e grandi giardini da scoprire persino in pieno centro, mentre a Roma preziosi alberi la fanno da padrone, spesso vetusti e imponenti, in parchi dove si respira il fascino della storia. E il mese di ottobre è perfetto per visitare questi luoghi: stanno arrivando i colori e i frutti dell’autunno e le piante, che hanno ancora le foglie, sfoggiano la loro bellezza più romantica…
I GIARDINI SEGRETI DI MILANO
Nella città degli affari per eccellenza è possibile seguire percorsi zen nel verde segreto lontano dal ritmo vorticoso del centro e lontano dagli spread di Piazza Affari, alla scoperta di giardini poetici e nascosti come l’Orto Botanico di Brera, situato all’interno del celebre palazzo di Brera, un’incantevole isola verde nel pieno centro di Milano che è un giardino storico e uno splendido museo all’aperto. Per i meditativi totali c’è anche un monastero zen, Enso-Ji (Il Cerchio), a pochi chilometri dal centro di Milano, in zona Romolo, con un giardino interno che sembra un angolo di Giappone. Oppure si può seguire il filo delle ville e dei giardini, iniziando da Villa Necchi Campiglio uno dei gioielli del Fai e che fa parte anche del circuito delle Case Museo di Milano che collega questa villa al Museo Poldi Pezzoli, al Museo Bagatti Valsecchi e alla Casa Boschi Di Stefano. Senza allontanarsi da Milano si può optare per un’atmosfera british nel Giardino Belgiojoso Bonaparte, uno dei primi esempi di giardini “all’inglese” realizzati a Milano su commissione del conte Lodovico Barbiano di Belgiojoso, figura di spicco della nobiltà milanese e della corte asburgica. Si cammina a ritroso nel tempo a caccia di piante rare come il falso loto e l’albero del caffè.
PARCHI E ALBERI DI ROMA
Per chi cerca a Roma una vacanza green ‘dentro le mura’, c’è l’itinerario dei grandi e piccoli parchi e un percorso naturalistico all’insegna degli alberi storici che inizia dal Giardino del lago a Villa Borghese. All’entrata dell’imbarcadero si trova la Paulownia, un albero originario della Cina che, nell’antichità era venerato per i poteri quasi magici e per i suoi frutti che venivano utilizzati per fare gli infusi contro l’invecchiamento della pelle. Il botanico tedesco Englebrecht Kaemfer la scoprì in Giappone durante una spedizione e la chiamò così in onore di Anna Pavlowna, la figlia dello zar Paolo I di Russia e moglie del principe olandese poi re Guglielmo II. Si prosegue l’itinerario, seguendo la sponda del lago verso il viale centrale, lungo la via del Lago, passando sotto i rami bassi di secolari magnolie e si arriva ad un bellissimo albero di canfora, proveniente dall’Asia. Le sue foglie quando si spezzano hanno un forte odore di canfora. Dalla parte opposta del lago, si trova accanto a tre cipressi una rara conifera nativa delle palude della Louisiana e della Florida. Girando invece lo sguardo in direzione della Fonte Gaia, c’è un magnifico esemplare di quercia da sughero.
Per una scampagnata in città l’ideale è il Parco di Villa Doria Pamphili, che si estende per 184 ettari, anche qui si può seguire un itinerario botanico, all’interno del parco si trovano essenze rare ed alberi monumentali come le Magnolie da collezione, una sequoia gigante, un piccolo bosco di storici Avocado e l’Araucaria bidwilli, un albero sacro ai Maori. All’interno del parco si trova il Giardino Segreto che conserva tuttora i parterres di bosso modellati a formare il giglio araldico pamphiliano. Suggestivo anche il Giardino del Teatro destinato originariamente a eventi teatrali e musicali e ristrutturato a metà Ottocento diventando un giardino di tipo inglese, arricchito da una notevole varietà di piante rare ed esotiche. Nei pressi della Villa Vecchia, si trova il Giardino dei Cedrati che deve il suo nome alle numerose piante di agrumi e che successivamente fu arricchito da vialetti e fontane.