Trova i funghi nel suo giardino, li mangia e si intossica

Capita che alcune specie di funghi crescano non nei boschi ombrosi ma direttamente nel nostro giardino, favoriti dal vento e dalle piogge abbondanti. Scoprirli è una sorpresa talmente simpatica che vien voglia di mangiarli, per accogliere al meglio nei nostri piatti una delizia di stagione assolutamente freschissima e casalinga… E proprio così ha fatto un 28enne di San Vito al Tagliamento, con esiti però del tutto indesiderabili! E dire che aveva pure controllato su Internet se si trattava di funghi commestibili…

E’ stato scrupoloso, il ragazzo di San Vito. Non si era fidato delle proprie conoscenze ma era andato sulla Rete a controllare che i bellissimi funghi che erano spuntati numerosi nel suo prato fossero davvero edibili. Peccato che qualcosa non ha funzionato nel riconoscimento! Dati per buoni, i funghi sono stati subito raccolti, puliti e cucinati per mangiarli in compagnia. Già, perché ospite a tavola quel giorno c’era un familiare… Che però non ha indugiato nella degustazione della padellata “fai-da-te”, evitandosi così un bel viaggio all’ospedale. Viaggio che invece è toccato al proprietario del giardino, caricato prontamente in auto proprio dal parente. Subito dopo aver gustato i funghi casalinghi infatti, il 28enne ha accusato i sintomi da intossicazione, evidenti ancora prima ancora che si alzasse da tavola: calo della vista, vomito, stato confusionale. Il familiare è stato prontissimo, non ha perso tempo: una veloce corsa all’ospedale con l’accortezza di portarsi dietro pure la padellata, per fare in modo che i medici potessero riconoscere in tempi brevissimi la causa del malore e intervenire di conseguenza.

I colpevoli sono stati puntualmente smascherati dall’esperto, il dottor Claudio Angelini, responsabile dell’Ispettorato micologico dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale. Si trattava di Inocybe rimosa, un fungo tossico ma per fortuna non mortale. Un’altra fortuna: è l’unico avvelenamento da funghi per cui esiste l’antidoto. Il Dott. Angelini ha così commentato: “La fantasia della gente in tema di funghi ha dell’incredibile: ancora oggi identificano le varie specie sulla base di assurde credenze popolari. A questo ora si aggiunge Internet: confrontano il fungo che hanno raccolto con le immagini che trovano nel pc e si convincono che sia commestibile”. Alla fine tutto è finito bene per il ragazzo di San Vito al Tagliamento. Occhio però ai funghi che crescono in giardino. Potrebbero tranquillamente non essere chiodini!