Porta Nuova, una super piazza con giardino per la Milano del futuro

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Cipressi occhieggiano dalle fioriere

Negli scorsi giorni, durante le feste di Sant’Ambrogio, Milano ha inaugurato la sua piazza più nuova e prestigiosa: quella nella zona di Porta Nuova in Corso Como, tra i grattacieli tutti specchi e vetri che stanno regalando alla città meneghina una skyline degna delle grandi capitali nel mondo. Tra gli imponenti palazzi, a partire da sabato 8 dicembre, è possibile attraversare la piazza che a breve darà accesso ad un grande polmone verde su cui si staglierà anche il Bosco Verticale, progetto tra i più intriganti del momento, dove ogni balcone ospiterà grandi alberi. Fiori&Foglie è andata ad ammirarla per voi.

Intanto il verde ha iniziato a farsi spazio nell’ambientazione urbana appena ultimata: lungo le scale che portano alla piazza, proprio di fronte all’uscita Garibaldi del metro,  si allungano falsi gelsomini sempreverdi (Rhynchospermum jasminoides) mentre in un posizione curiosa e inattesa, che sembra farli spuntare direttamente dai gradini di solido cemento, si intervallano alberelli di ligustro (Ligustrum lucidum) dalle belle foglie verde bosco in questo momento carichi di bacche violette e avvolti da luminarie natalizie.

Salendo alla nuovissima piazza, tra le slanciate strutture in acciaio e il porticato di tettoie aggettanti in legno lamellare con un reticolato di mattonelle solari su cui si arrampicano giovani glicini (Wisteria sinensis), ha grande impatto l’elemento naturale, l’acqua, capace di sottolineare mirabilmente le linee super moderne. Ampie vasche formano divertenti e sottilissimi specchi d’acqua a sfioro (che verranno di sicuro molto apprezzate dai piedini dei bimbi durante la prossima bollente estate di città) dove gorgogliano getti di fontanelle illuminate da led cangianti costeggiate da percorsi tra cui passeggiare, con al centro il Solar Tree, un futuristico albero fotovoltaico a a firma Artemide alimentato a pannelli solari.

In vasi di design, verdissimi abeti natalizi in questo momento “scaldano” le curve linee della piazza e quelle morbide scolpite nelle lunghe sedute marmoree, mentre sotto i portici, capaci fioriere in tinta ospitano erbe ornamentali mentre altre mettono in mostra piccole siepi di cipressi (Chamaecyparis). Speriamo che questo tocco di natura si faccia più importante nel tempo, esaltando e addolcendo, come solo le piante sanno fare, gli elementi architettonici. Intrigante anche l’istallazione permanente “Le voci della città” di Alberto Garutti: lucidi tubi di sinuoso ottone dorato trasportano suoni, rumori e voci dal piano strada ai livelli sotterranei. Tra tutte le sue qualità, Piazza “Gae Aulenti” ai milanesi sembra piacere parecchio: talmente bella che i visitatori fanno a gara per fare e farsi scattare una foto nella cornice di questa Milano del futuro.

A proposito, piazza e giardino sono stati dedicati dal comune di Milano a due donne protagoniste del nostro tempo: l’architetto e designer Gae Aulenti e la giornalista russa Anna Politkovskaja assassinata in Russia nel 2006 per zittire la sua voce in difesa dei diritti civili. Un grande gesto di civiltà da parte delle istituzioni questo riconoscimento di due figure femminili della contemporaneità. A Gae Aulenti, figura di spicco dell’architettura italiana scomparsa il novembre scorso (autrice del rifacimento di piazzale Cadorna), è stata intitolata la modernissima piazza sopraelevata. La coraggiosa giornalista russa Anna Politkovskaja sarà ricordata, grazie alla raccolta di firme popolare promossa dall’Associazione Annaviva, nel giardino ai piedi della piazza, tra corso Como, via Vincenzo Capelli e viale Don Sturzo.  Giardino a parte, la splendida Piazza Gae Aulenti sarà però presto corredata da uno spazio verde molto più vasto: il parco pubblico di 85 mila metri quadri che si estenderà tra i nuovi grattacieli di Porta Nuova.