Altro che rose! Per San Valentino meglio la pianta dei baci…

Sì certo, a Lei porterete stasera un mazzo di rose. O forse un bouquet di ranuncoli o tulipani rosso fuoco. Oppure una scatola di cioccolatini. Ma forse a Lei tutto questo sembrerà un pochino scontato. Diciamo che ai Suoi occhi come Valentino non brillerete per originalità… I fiori però sono d’obbligo nel giorno più romantico dell’annno, no? Irrinunciabili. Ecco dunque, forse Lei a San Valentino preferirebbe ricevere qualcosa di completamente insolito ma di tremendamente, completamente, eroticamente perfetto: la pianta dei baci. Ebbene sì, esiste ed è famosa proprio per la forma incredibile dei suoi fiori: un paio di sensuali, golose, labbra turgide

“Mick Jagger’s lips”, con un diretto riferimento al mitico frontman dei Rolling Stones, oppure “The Hot Kiss Plant”: così la chiamano in tutto il mondo. A voi non sembra totalmente a tema con una festa dedicata all’amore? Al punto che mi domando, in realtà, perché oggi garden e fiorai non ne siano stracolmi. Ma diamo tempo al tempo, succederà presto! Nell’attesa che il mercato se ne impossessi e ce la proponga ad ogni angolo, bisogna procurarsela con un po’ più di fatica: in effetti trattasi di pianta tropicale che cresce in paesi caldi ed esotici, all’ombra delle vigorose fronde degli alberi che, protettive, la sovrastano nelle radure umide del Costa Rica, della Colombia o dell’Ecuador.

Però per cercarla, vi serve conoscere il suo “vero” nome, quello botanico. E come sempre questo dettaglio vi dirà qualcosa sulla bella vegetale in questione… Psychotria elata. Eh sì, la sua denominazione scientifica vi racconta che la specie in questione annovera tra le sue qualità, guardacaso, una forte azione sul cervello umano, tanto che la cugina più potente, Psychotria viridis, è utilizzata dagli sciamani per creare pozioni che li mettono in grado di parlare con gli dei.

Che dire, in effetti tutto torna: i baci non hanno forse un effetto un pochino allucinogeno su ognuno di noi? 😉