La nuova casa dell’ex-Papa Ratzinger, tra giardini, ortaggi e rose di Wojtyła

Mentre tutto il mondo assiste incredulo all’evento meno atteso della storia, quello della rinuncia al soglio pontificio di Papa Ratzinger, due le domande che si formano immediatamente nella mente di tutti: il perché di questa enorme decisione e il destino del Papa uscente. Che cosa farà quello che ora possiamo definire l’ex-Papa? Ratzinger ha già ben chiara la sua destinazione: un monastero di clausura, dove trascorrere anni di preghiera e riprendere il contatto con la natura. Fiori e piante sono infatti sempre stati pieni di fascino per Ratzinger che trascorreva molti momenti passeggiando nei magnifici Giardini Vaticani in splendida solitudine. All’interno della struttura,  composta da quattro livelli con ambienti comunitari e 12 celle monastiche, un’ala nuova di 450 metri quadri, una Cappella, il Coro per le claustrali, la biblioteca, il ballatoio, c’è un grande orto dove si coltivano peperoni, pomodori, zucchine, cavoli, e svettano limoni e aranci.

Si chiama ‘Mater Ecclesia il piccolo monastero dove risiederà Benedetto XVI una volta finiti i lavori di restauro, l’unico convento nel cuore del Vaticano, a un passo da San Pietro e dal Palazzo Apostolico che ospiterà il suo successore. In mezzo ai Giardini Vaticani, il convento è un’oasi di serenità contemplativa incastonata nel centro di Roma, circondata e protetta dalle mura vaticane. Una struttura voluta da Giovanni Paolo II nel 1992, proprio per creare un centro di vita contemplativa all’interno della Città del Vaticano.

Oggi ospita l’ordine delle Visitandine, dopo aver accolto le monache benedettine che per anni hanno coltivato gli ortaggi sempre freschi per la mensa del Papa. Proprio Benedetto XVI ha dimostrato più volte l’apprezzamento per il ‘Mater Ecclesiae’, tanto da aver celebrato per tre volte, nel 2005, 2006 e 2009, la messa nella cappella del convento. Nella parte esterna del monastero c’è il giardino dei fiori, dove spiccano due varietà di rose: ‘Beatrice d’Este’, color carne, e soprattutto la rosa di Wojtyła, la ‘Giovanni Paolo II’, dalle corolle bianche e profumate, che vengono inviate ogni mese di maggio agli appartamenti papali.

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