A scuola in giardino: a Ischia aprono i laboratori naturalistici

Nel meraviglioso paradiso verde creato da Lady Susana Walton, i giardini de La Mortella, bimbi e ragazzi potranno sperimentare dal vivo un inedito contatto con la natura. A partire dal 28 marzo infatti, lo splendido giardino ad Ischia apre le porte del suo laboratorio, una vera e propria aula all’aperto immersa nel bosco di Zaro (all’interno del comprensorio) nella quale sono stati allestiti tavoli, panche, cattedre, fontanella, aiuole sperimentali, unità di compostaggio e tutto il necessario per accompagnare gli studenti in un inedito percorso di apprendimento tra piante lussureggianti e fiori tropicali. All’interno dell’area, guide naturalistiche affiancate a seconda dei casi da esperti biologi e botanici, svilupperanno progetti mirati a catturare l’interesse dei partecipanti di ogni fascia d’età. Continua a leggere

Fiato sospeso per il primo fiore che sboccerà nello spazio

Scampato pericolo per il primo fiore spaziale. La capsula Dragon, lanciata qualche giorno fa, è finalmente riuscita a superare alcuni problemi (si sono guastati tre dei quattro motori di manovra) e ad agganciarsi alla stazione spaziale internazionale per rifornire l’esperimento Growth-1. Ma di cosa si tratta? In poche parole di un esperimento di giardinaggio in condizioni di microgravità. Continua a leggere

Antichi giardini del Louvre a rischio: cercasi sponsor

Quindici milioni di euro per ritrovare il lustro di un tempo: le autorità responsabili dei Giardini delle Tuileries, uno dei parchi più importanti di Parigi, nel cuore della capitale, sono alla ricerca di mecenati che possano contribuire al rinnovamento dell’area. Creato nel 1556 per Caterina de’ Medici, il più antico parco pubblico di Francia, la cui amministrazione dipende dall’adiacente Museo del Louvre, sta deperendo di giorno in giorno. Nel grande viale polveroso che collega il Louvre a Place de la Concorde, passano circa 14 milioni di persone all’anno. Ma oggi di verde ne resta poco. Continua a leggere

Allarme pochi fiori, pochi frutti: le api non bastano

Gli insetti selvatici, preziosi per l’impollinazione, come mosche, farfalle e coleotteri, stanno scomparendo e ciò mette in pericolo le coltivazioni agricole destinate alla produzione di cibo. A lanciare l’allarme sono due studi pubblicati su Science e coordinati dall’argentino Lucas Garibaldi dell’università Nazionale di Rio Negro in San Carlos de Bariloche e dall’americana Laura Burkle della Washington University e della Montana State University. Il declino di questi insetti è dovuto sia ai cambiamenti climatici, che tendono a non far coincidere i tempi di fioritura con il picco di attività degli insetti, sia alla perdita dei loro habitat naturali, come siepi, bordi dei boschi e prati che vengono distrutti, principalmente a causa della conversione di questi luoghi all’agricoltura. Ma in questo modo le piante coltivate ricevono meno visite da parte degli insetti impollinatori. E le api domestiche non bastano. Continua a leggere