Ortaggi che si mangiano due volte? Con il re-grow si può!

Delle verdure molta parte viene spesso buttata come spazzatura. In particolare la parte che genera le radici, alla base delle verdure da foglia, è spesso troppo coriacea per essere consumata, anche cotta. Ma direste mai che proprio da queste parti che normalmente gettiamo, possiamo ottenere altre foglie pronte da portare a tavola? Forse anche a causa della crisi, sempre più in Rete e su Facebook si comincia a parlare di RE-GROW, il metodo semplicissimo con cui si può dare una “seconda vita” ad alcuni ortaggi, ottenendo dunque, dai rifiuti, foglie pulite da mangiare. E tutto questo anche senza pollice verde 😉

Si tratta ovviamente di un meccanismo che gli agricoltori ben conoscono da sempre. Molte piante hanno la capacità di rigenerare le parti danneggiate. In natura può succedere per vari motivi (gelo, calore, l’azione di animali o di parassiti) che una pianta debba “ripristinare” le proprie foglie: e molti ortaggi, soprattutto quelli che crescono da un cespo o un tubero, hanno sviluppato al meglio questa capacità.

Per esempio se tagliate un gambo di sedano, scarterete la parte dura alla base: ma invece di gettarla, potete invece metterla in una ciotola trasparente con poca acqua in un angolo ben illuminato vicino alla finestra della cucina. L’acqua andrà cambiata ogni tanto, ma potrete assistere così al “miracolo” del re-grow, ovvero della ricrescita. In sostanza dal centro del cespo, il vostro sedano comincerà in breve tempo a produrre nuove foglie, tenere e deliziose! Se poi vorrete che la pianta si rigeneri totalmente, piantatela in un vaso e presto potrete effettuare un nuovo raccolto. Lo stesso metodo si può applicare al cespo di lattuga romana. L’aglio offre un’altra opportunità interessante di “re-grow”: piantando gli spicchi più piccoli e noiosi da spellare in un vasetto sul balcone, possiamo consumare le foglie che ne nascono quasi subito, che hanno tra l’altro un aroma molto più delicato del bulbo che conosciamo. Tagliandole, indurremo lo spicchio sottoterra ad ingrossarsi per formare, nel corso della bella stagione, una “testa” completa. Un altro tubero con potenzialità interessanti è la carota: mettendola in acqua, non formerà una nuova carota, attenzione, ma produrrà foglie e fiori che daranno semi, da piantare per produrre nuove piantine.

Alla lezione del Maestro Giardiniere in occasione della manifestazione Ortochic ai Chiostri dell’Umanitaria di fine marzo, Carlo Pagani spiegava che la raccolta delle bietole si fa tagliando le foglie esterne e lasciando quelle giovani centrali intatte, per permettere alla pianta di rigenerare quelle asportate. Le coste riescono a fare questo anche con il sistema del re-grow in acqua. I cipollotti sono un altro ortaggio perfetto da far ricrescere: asportando solo la parte verde e lasciando una parte dello stelo con le radici, vedremo ricrescere le foglie, pronte da consumare per la …seconda volta: niente male, no?! Da provare!