Curiosi e multiformi, simbolo del Sud Africa, le Protee sono tra i fiori esotici più curiosi. Il trasformismo tipico di questo fiore ha da sempre intrigato l’uomo, tanto che il nome stesso evoca il dio greco Proteus, capace di assumere le sembianze che preferiva. In quello scrigno di meraviglie botaniche che è l’Isola Madre, le protee non potevano mancare: il curatore dello splendido giardino galleggiante possedimento della Famiglia Borromeo, Gianfranco Giustina (da poco vincitore del premio “Sir Peter Smithers”, dedicato al suo mentore), ha presentato dunque in questi giorni, con l’orgoglio e la fierezza di un padre, la Terrazza delle Protee, incantato angolo di fascino africano, dove sbocciano incredibili corolle che il Lago Maggiore non aveva ancora mai visto. Ma come è possibile che una pianta assolutamente esotica possa crescere nel bel mezzo di un lago italiano? Continua a leggere