L’altro giorno sono andata a casa di alcuni parenti del mio fidanzato e sorpresa, hanno un bellissimo giardino-frutteto alle porte di Milano. Tra le cose che mi hanno colpito di più però, oltre al fico, al pero, al pesco, al ciliegio maraschino, all’enorme kiwi, di sicuro c’è stata la loro “siepe golosa” composta interamente da frutti di bosco, e in particolare da piante di lamponi dal frutto giallo: in piena produzione, le piante erano cariche di frutticini deliziosi, tanto dolci che i bambini di casa facevano man bassa ogni volta che potevano!
E’ stata la prima volta che ho assaggiato di persona questa varietà e l’ho trovata davvero irresistibile. Non solo: per aumentare l’effetto decorativo, a gruppi di lamponi gialli l’esperta proprietaria ha accostato gruppi di ribes rossi e bianchi, che portavano in questo stesso momento i loro grappoli aciduli che scintillavano al sole come gioielli trasparenti, e more senza spine, cariche di bacche in fase di maturazione. Un vero piacere da guardare e da assaggiare! Un tipo di “siepe” come questa in realtà non ha pretese di privacy: si tratta di piccoli arbusti che si attestano intorno al metro e qualcosa di altezza (tranne le more, il cui sviluppo va contenuto) e non sono particolarmente folti. Nella casa sono stati usati lungo il perimetro del giardino per ingentilire le grate di ferro che lo delimitano. Non era infatti necessario, mi spiegava la proprietaria, occultare la vista ai vicini, con cui la famiglia mantiene ottimi rapporti. Ma l’idea mi è piaciuta moltissimo e in Rete leggo che questi lamponi a frutto chiaro sono un’ottima risorsa anche per crostate super.
Per quanto riguarda la coltivazione, il lampone giallo è un filino meno robusto del classico lampone rosso, ma nel giardino in questione ha trovato, evidentemente, la sua collocazione ideale, crescendo vigoroso e produttivo. E i bimbi hanno apprezzato che questa varietà fosse meno spinosa del classico lampone, anche se, ne sono certa, nulla li avrebbe convinti a rinunciare alla fruttata merenda che avevano a portata di mano! Non rimane che tornare per un’altra visita quando le more saranno mature al punto giusto 😉