Castelli, dimore con vasti parchi, raffinati giardini all’italiana: di certo al Belpaese i beni di valenza storico-culturale non mancano. Alle ricche corti con munifici mecenati si sono però succedute epoche ben diverse, lungo la quale si sono persi mestieri e denari, fino ad arrivare ad oggi, tempi preoccupanti per la trascuratezza e l’abbandono in cui versano molti di questi tesori esclusivamente italiani. Ma forse qualcosa si sta muovendo, forse la crisi, come unico benificio, ha quello che tutto quello che si ha, si usa. Sembra indicare questo il corso nuovo di zecca -e gratuito!- organizzato dalla Regione Piemonte, che punta a creare “Giardinieri d’Arte“, che siano in grado di riportare agli antichi splendori i giardini storici delle dimore di pregio, in particolare le Residenze Sabaude su cui tanto si è investito nel corso dell’ultimo decennio. Continua a leggere