Coltivare la frutta nostrana in Italia non conviene più: e gli agricoltori del sud guardano oltre, fuori dai confini di uno Stivale ormai troppo stretto. Agevolati dal clima, alcuni, sempre di più, stanno scegliendo di produrre avocado, mango, feijoa invece di aranci, limoni e mandarini. Dai terreni di Milazzo e ragusani, dai piccoli appezzamenti creati un po’ per gioco un po’ per avventura, i frutteti di essenze tropicali si stanno estendendo in tutta la Sicilia radicandosi nei paesi etnei e perfino nell’agrigentino. Produzioni di frutta eccellente che nulla hanno da invidiare all’originale del sud est asiatico o del centro e sud America e che costano anche il 75% in meno di quella che si trova nella grande distribuzione. Un nuovo mercato si sta aprendo per combattere la crisi. Continua a leggere