“Sempre la solita”, “Gia’ vista”, “Colori insulsi”… Oltre ai complimenti, nelle valutazioni delle rose che vengono premiate ogni anno al Concorso Internazionale della Rosa a Monza, a volte si sentono anche questi commenti da parte di chi ne sa un pochino di più dell’argomento. Ma quest’anno per la prima volta da quando Fiori&Foglie ha iniziato a seguire il Concorso, i premi attribuiti alle varietà in gara hanno sollevato fiera ribellione: una vivace contestazione da parte di una delle persone più preparate ed esperte sull’argomento, Tina Ponzellini, curatrice delle potature del Roseto “Niso Fumagalli” in cui si svolge il Concorso. Pietra dello scandalo il primo e il secondo premio come rosa da taglio (categoria HT) e il primo premio delle rose a mazzi – tutti premi vinti dai “soliti” francesi grazie agli ibridatori Michèle Richardier e Alain Meilland. Continua a leggere