Le novità verdi di Orticolario, tra giardini in miniatura e relax profumato

 Moritz Mantero, il patron di Orticolario, e Arturo Croci, esperto botanico

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Oltre 28mila: è il numero per certi versi strabiliante di visitatori totalizzati da questa edizione di Orticolario, kermesse floreale a Villa Erba in quel di Cernobbio che ha terminato domenica scorsa la sua maratona di tre giorni. I presupposti erano già ottimi in partenza: 250 espositori tra vivaisti ed affini. E va detto che sicuramente il clima piacevolissimo e la splendida location hanno giocato a favore della manifestazione ma il fatto che una “tre giorni” dedicata a piante e fiori faccia certi numeri in termini di pubblico fa un certo effetto: sembra registrare un crescente interesse, in controtendenza in tempi bui come questi, nella quale il “superfluo” – come spesso sono considerati i vegetali ornamentali – è la prima cosa che si taglia. Che il verde stia diventando sempre meno un accessorio e sempre più una cifra della vita a cui non intendiamo più rinunciare?

Non possiamo che augurarci che sia così. Orticolario è di sicuro una bella spinta in questa direzione: ispirandosi al Chelsea Flower Show, come sottolinea il patron Moritz Mantero, la manifestazione vuole stupire e nel contempo mostrare ai propri visitatori che il verde è bellezza, emozione e cultura e che può far parte in ogni misura del nostro quotidiano.

Le coloratissime distese di settembrini (Aster) in nuance presenti in centinaia di varietà nelle aiuole di fronte al serrone – come al di sotto del berceau in pali di castagno creato nel padiglione centrale – hanno colpito nel segno, così come i giardini in grado di declinare il tema dell’olfatto. In particolare i grandi ventilatori di “Maître Parfumeur”, il giardino vincitore – Premio “La Foglia d’Oro del Lago di Como” – creato da Simone Ottonello e Archiverde, rendevano deliziosamente aromatica la sosta di fronte a Villa Erba così come una profumata atmosfera distesa e delicata armonia visiva suggerivano le sinuose sedute tra le curate aiuole di “Gocce di Relax”, lo spazio verde allestito da Andrea Musto e Antonio Severino non a caso premiato come innovativo da Grandi Giardini Italiani.

Fuori e dentro tra gli stand, tanto da godere e tanto da ammirare tra colori e forme che il mondo vegetale offre con dovizia. Ma anche la perizia umana diventa spesso protagonista declinando il verde in soluzioni assolutamente curiose come nei mini-giardini sotto vetro in cui si costruiscono con muschi e specie vegetali di piccolissima taglia accurati scenari in miniatura di Terrarium Art (www.terrariumart.it): in ogni contenitore si racconta una storia, avventurosa tra giungle (di Convallaria japonica nana!) e ponti aperti su dirupi oppure d’amore, con protagonisti allacciati in un tenero eterno abbraccio. Oppure il lavoro operoso delle mani segue un gusto ineccepibile come nelle composizioni floreali d’impatto dai toni caldi dell’autunno di Anna Flower Designer (www.facebook.com/AnnaFlowerDesigner) che uniscono vivaci suggestioni tropicali alla presenza spavalda di frutti e bacche o ai frizzanti grappoli laccati dei peperoncini.

Orticolario di quest’anno non ha quindi deluso le aspettative, e si conferma, anche per il prossimo autunno, come un appuntamento ricco di stimoli, di quelli da non perdere.