A Milano crescerà di nuovo l’uva di Leonardo da Vinci

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Di Leonardo da Vinci sono famose molte invenzioni, ma di sicuro in pochi sanno che il grande genio, provenendo da una famiglia di vignaioli, aveva una passione per la produzione del vino. Leonardo possedeva infatti una piccola vigna tutta sua, a cui era molto legato, ricevuta in dono da Ludovico il Moro come compenso per il Cenacolo. La vigna si trovava proprio a Milano, vicino a Santa Maria delle Grazie, nei pressi della Casa degli Atellani. Grazie ad un lungo studio filologico, è stata recuperata e alla fine di questo mese verrà ripiantata nel luogo esatto dove si trovava durante la vita del Maestro.

Ma di che tipo di uva si tratta, viene da chiedersi? Identificata tramite test del Dna, la varietà si è rivelata essere una Malvasia: l’Università statale di Milano sta preparando le viti su cui innestarla. La vigna di Leonardo, che copriva un’area di circa 8320 metri quadrati, è esistita fino al 1943, ma poi un bombardamento fece scaturire un incendio che la distrusse.

Fortunosamente le radici delle viti sopravvissero e l’equipe di studio, formata dal ricercatore Luca Maroni sotto la guida di Attilio Scienza e la genetista Serena Imazio, è riuscita a rinvenire frammenti di radice di Vitis vinifera appartenuti alle piante originarie di Leonardo. Grazie anche alla forte volontà della famiglia Castellini, attuali proprietari dalla Casa degli Atellani e produttori di vino a Montalcino, l’uva di Leonardo sarà dunque reimpiantata e la vigna storica di Leonardo potrà essere visitata in occasione di Expo Milano 2015.

Solo un piccolo “Ma” da segnalare…
Sembra che l’unica bottiglia che le viti del genio hanno mai prodotto fino a 72 anni fa, sia stata definita “imbevibile, quasi un aceto”. Chissà, forse alla prima vendemmia vedremo nascere l’etichetta “Aceto di Leonardo da Vinci”… 😀