La strage degli ulivi millenari

ulivo_xylella

Evocativi, simbolici, affascinanti: sono le qualità che tradizione e cultura del nostro paese riconosce agli alberi di ulivo, in particolare a quelli annosi. Tanto che proprio i loro tronchi contorti lavorati dal tempo sono diventati preziosa scultura vegetale, oggetto di desiderio anche in giardini e parchi dove mai sceglierebbero di nascere: coccolati e vezzeggiati a caro prezzo. Invece lì dove sono di casa, in Puglia, nel secco e nel sole abbagliante dei campi del Salento, rischiano l’abbattimento a causa di un batterio, la Xylella fastidiosa, trasmesso da un insetto, che blocca i vasi linfatici della pianta causando il disseccamento progressivo della chioma: l’albero, non più in grado di nutrirsi, lentamente muore. E per ora, non si è trovata una cura. Continua a leggere