Concorso di Monza 2015: ecco le rose vincitrici… Nessuna italiana!

 

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2°Premio categ. Arbustive, rampicanti, miniature - Delbard (FRANCIA)

Scena gustosa: una scolaresca visita il Roseto di Monza qualche minuto dopo la conclusione della premiazione del Concorso Internazionale delle Rose. Tutti presi ad ammirare i fiori, una bimba si ferma di colpo di fronte ad una delle vincitrici della medaglia d’oro e grida con foga: “Ma noooo, non è giusto che abbia vinto questa rosa!! Non è assolutamente la più bella!!”. Si sa, la forza dei bimbi è che non hanno filtri: quello che pensano, dicono, con grande scorno dei giurati presenti 😀 Perché vi racconto questo aneddoto? Perché la reazione spontanea della piccola fa capire molto bene quanto sia ampia la distanza tra la percezione della giuria rispetto a quella della gente comune. E dà da pensare che, nonostante il gusto per le rose sia nettamente cambiato nel mondo dei rosaisti (per esempio con l’arrivo delle rose nostalgiche o di quelle paesaggistiche)  l’immagine che c’è nella mente della giovanissima pollice verde è ancora quella della cosiddetta “rosa dei fioristi”, la famosa rosa da taglio o “ht” (ibride di tea), categoria pochissimo stimata dagli esperti di settore 😀 Ok, riflessione a parte, torniamo a bomba: quali sono state le rose premiate a Monza quest’anno, allora?

Nella cinquantesima edizione del Concorso delle Rose Nuove di Monza, rose variegate alla riscossa: impossibile non farsi colpire dall’esuberante sfacciata allegria al gusto amarena della rampicante creata da Les Roses Anciennes che conquista la medaglia d’oro tutta francese per la sua categoria. Francese anche la prima classificata nel gruppo delle rose a mazzi, con una nota vegetale “vip”: la varietà vincente di Meilland, di un rosso-arancio fortemente d’impatto – ma da abbinare ad altri cromatismi con molta attenzione – è la sorella in versione “strong color” della produttiva rosa ‘Bonica’, molto resistente alle malattie, perfetta per grandi macchie di un rosa delicato, ben nota a qualunque appassionato. Decisamente una gran bella linea di selezione: sicuro che questa ‘Scarlet Bonica’ la vedremo presto sul mercato. Resistente alle malattie sarà probabilmente anche la vincitrice della medaglia d’oro nelle rose da taglio, creata stavolta dal tedesco Tantau: in Germania c’è enorme attenzione nell’introdurre nuove rose robuste e sane.

IL MEDAGLIERE DELLE ROSE 2015
Complessivamente il medagliere 2015 sancisce la vittoria francese con 7 medaglie di cui 2 ori a cui si aggiunge la miglior rosa da piantare nelle aiuole di città, sempre targata Meilland, contro le 4 tedesche di cui 2 argenti, 1 oro e 1 bronzo. Danese infine la rosa più profumata, nome ‘Racquel’, con un’aroma da far girare la testa: peccato che l’arbusto non fosse molto prodigo di fiori. Nessuna traccia purtroppo di rose tricolore, se non nella categoria espressamente dedicata, dove Rose Barni tiene alta la bandiera con una bella varietà che ricorda da vicino la rosa chinensis ‘Mutabilis’ – dai generosi fiori semplici e multicolori – ma di altezza ridotta, stile patio. Forse meritava qualcosa di più! Il rammarico durerà per il Belpaese due anni interi, visto che la prossima edizione del Concorso è rinviata al 2017.

ROSE DA TAGLIO (HT)
Oro: varietà n.7 – Rosen Tantau (GERMANIA)
Argento: varietà n.1 – W.Kordes’ Sohne (GERMANIA)
Bronzo: varietà n.36 – Michèle Richardier (FRANCIA)

ROSE A MAZZI (FLORIBUNDE)
Oro: varietà n.32 – Alain Meilland (FRANCIA)
Argento: varietà n.9 – Rosen Tantau (GERMANIA)
Bronzo: varietà n.3 – W.Kordes’ Sohne (GERMANIA)

ROSE A CESPUGLIO/RAMPICANTI/PATIO/MINIATURE
Oro: varietà n.85 – André Eve Les Roses Anciennes (FRANCIA)
Argento: varietà n.81 – George Delbard (FRANCIA)
Bronzo: varietà n.77 – Roseraies Sauvageot (FRANCIA)

LA ROSA PIU’ PROFUMATA (PREMIO TEODOLINDA)
Varietà n.11 – Poulsen Roser (DANIMARCA)

LA ROSA PER L’ARREDO URBANO
Varietà n.31 – Alain Meilland (FRANCIA)

LA PIU’ BELLA ROSA ITALIANA
Varietà n.46 – Rose Barni (ITALIA)

Novità fuori dal medagliere
Sicuramente tra le candidate in campo, una si notava per la curiosa cromia, forse troppo nuova per conquistare la giuria: una varietà a mazzi difficile anche da descrivere, con corolle di medie dimensioni stradoppie che combinavano insieme, in modo stranamente armonico, due colorazioni: un corallo corposo con un rovescio di petali che virava sul lilla-porpora. Veramente particolare, quasi troppo! E con una punta di dispiacere post-con concorso, non conosceremo mai il nome del suo creatore…