Lavanda, elisir di salute da provare anche nel piatto!

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Per i nostri giardini e balconi cerchiamo sempre più piante che abbiano bisogno di poca acqua e che siano prodighe di fiori. La lavanda corrisponde di sicuro a questo profilo: abituata a crescere in luoghi impervi battuti impietosamente dal sole, accontentandosi della pioggia, nei nostri angoli verdi trova il suo posto con poche cure, regalandoci per alcuni anni l’emozione della sua lunga fioritura decorativa e profumata. Ma la lavanda ci riserva anche altre sorprese: coltivarla sul balcone o su un terrazzo assolato ci permetterà di sperimentarla in casa anche sul nostro corpo, con la sua benefica essenza aromatica e poi, ebbene sì, in cucina, scoprendo il suo appeal gastronomico nei dessert (miele, dolci e biscotti) e persino in abbinamento con la carne. Curiosi? Ecco i consigli su come usare la lavanda dall’esperto del Garden Viridea!

Regina del Mediterraneo, la lavanda regala tanta bellezza e tanto profumo. Ma le sue doti non finiscono qui: oltre all’uso ornamentale, trova impiego in medicina, erboristeria, cosmesi e persino in cucina. Fin dal lontano passato questa pianta è stata coltivata per le sue numerose proprietà officinali; l’olio essenziale contenuto nei fiori e nelle foglie ha un’azione battericida e antisettica che era importantissima in tempi in cui l’igiene era molto scarsa. Il nome della pianta, lavanda, deriva proprio dal termine “lavare”.

Il bagno alla lavanda veniva praticato sia per conservare la bellezza della pelle che per le sue proprietà disinfettanti e depurative, oggi confermate dalle ricerche scientifiche che hanno individuato in questa pianta anche molte altre virtù, per esempio quella calmante. L’indiscussa funzione rilassante della lavanda è utile per favorire il sonno: bere una tisana alla lavanda è un ottimo rimedio contro ansia, stress, nervosismo e insonnia. Utili anche i sacchettini colmi di fiori, da tenere vicino al cuscino, dove svolge una blanda ma efficace azione sedativa, ansiolitica e distensiva, del tutto naturale e priva di controindicazioni. Per queste stesse ragioni, l’infuso di lavanda aiuta a placare il mal di testa da affaticamento e a prevenire e combattere gli attacchi di panico. Inoltre, allevia i fastidi causati dai raffreddori di origine allergica.

Spighe di lavanda

Profumate lavande in fiore

Alcune gocce di olio essenziale di lavanda su un batuffolo di ovatta sono utili a scopo disinfettante, emolliente e cicatrizzante; le sue proprietà attive combattono i dolori causati da reumatismi e contusioni, e placano il prurito da punture d’insetto.

La funzione rilassante della lavanda è utile anche a scopo cosmetico. L’applicazione quotidiana di compresse tiepide imbevute dell’infuso, preparato con 60 g fiori secchi lasciati per 15 minuti in un litro di acqua bollente, distende e rassoda la pelle, combattendo le prime rughe. L’infuso può essere utilizzato anche come tonico, dopo aver tolto il trucco. Qualche goccia di essenza di lavanda è ideale per un bagno riposante che rilassa le tensioni della muscolatura e predispone al sonno.

Ma non è tutto. La splendida e profumata lavanda trova impiego anche in cucina: è un ottimo ingrediente aromatizzante per biscotti, creme, gelati, torte e cupcake. In Provenza, terra in cui questa pianta ha una lunghissima e prestigiosa tradizione, i rametti di lavanda vengono utilizzati insieme ad altre aromatiche, come salvia e rosmarino, per insaporire le carni. Anche in Italia ci sono ricette da provare: per esempio il risotto al rosmarino e lavanda, un’antica preparazione di origine ligure, oppure i biscotti al miele di lavanda, delicati e ideali anche per i bambini. Dal Piemonte arriva la ricetta delle lasagne alla lavanda con zucca e formaggio Castelmagno. In Romagna è la panna cotta ad essere ingentilita con il sapore e il profumo della lavanda, che può trovare impiego anche in una marmellata insolita con mele cotogne e limone, o nel ottimo liquore digestivo originario delle Langhe, terra di grappa, grandi vini e lavanda, immancabile intorno ai casolari sparsi sulle colline.

Un ultimo, importante vantaggio: il suo gradevole e benefico profumo, utilizzato in aromaterapia per favorire la serenità e la concentrazione negli studi e sul lavoro, tiene lontano le zanzare ed è quindi utile in balcone e in giardino come repellente per i fastidiosi insetti.

COME COLTIVARE LA LAVANDA SUL BALCONE, il consiglio di Viridea
• La coltivazione della lavanda è facile anche in vaso; costa poco, dura a lungo e chiede poca acqua e poco concime, ed è quindi perfetta per un giardino o terrazzo low cost, ecosostenibile e di stile mediterraneo.

• Le piantine vanno coltivate in vasi larghi e profondi con uno strato di biglie d’argilla sul fondo e terriccio universale o per aromatiche.

• Le piante in vaso richiedono innaffiature regolari, quelle in piena terra resistono meglio a periodi di aridità. Il concime, liquido o in granuli, va fornito solo in primavera; dopo la prima fioritura occorre una potatura energica per avere una seconda fioritura tra agosto e settembre. La lavanda classica (Lavandula angustifolia) resiste bene al gelo e non teme la neve, quella sarda (Lavandula stoechas e simili), che fiorisce tra aprile e maggio, è più sensibile al freddo e all’umidità.

I fiori vanno raccolti quando non sono ancora completamente schiusi, nelle ore centrali della giornata quando l’azione del sole intensifica la concentrazione di olio essenziale. Potete formare dei mazzetti da far essiccare all’ombra; quando i fiori sono secchi, si separano dallo stelo facendo passare l’infiorescenza fra le mani. Oltre che per gli usi terapeutici e cosmetici potrete metterli in sacchetti di tela sottile per profumare la biancheria, i cassetti, gli armadi e la scarpiera.