In questi giorni si torna a scuola e per iniziare il nuovo anno nel segno di madre natura, la cura di un orto scolastico è elemento vitale per un dialogo con la grande maestra che accompagna bimbi e ragazzi in una grande avventura interdisciplinare. Coltivare un orto, dalla materna fino alle superiori, permette ai ragazzi di imparare tramite scoperte ed esperienza diretta e li rende curiosi non solo verso piante e fiori, ma verso tanti argomenti, che vanno dalla matematica alle scienze naturali. L’orto a scuola si prepara proprio adesso, quando ancora non è arrivato il freddo: e si possono piantare da subito alcuni ortaggi invernali e persino vederli crescere in piccole cassette da tenere in aula. Abbiamo chiesto agli esperti di Viridea perché e come fare un orto scolastico ed ecco cosa ci hanno detto…
PERCHE’ FARE L’ORTO SCOLASTICO?
Attraverso la cura delle piante, i bambini possono vedere, toccare, odorare, sentire, raccogliere, per poi avere momenti di riflessione insieme al docente; l’impiego didattico dell’attività di giardinaggio e orticoltura può fare uso di molteplici linguaggi: non solo quello verbale, ma anche il disegno, la fotografia, la manipolazione dei materiali… Il tutto, con effetti molto positivi dai piccoli agli adolescenti, perché la condivisione della cura di un orto scolastico favorisce la socializzazione, apre percorsi di apprendimento scientifico e di formazione, mantenendo aperta la porta della comunicazione, così difficile in quella fascia di età.
COSA INSEGNA UN ORTO
Il valore educativo dell’orto è elevato in quanto rende evidente il rapporto fra il lavoro svolto e il raccolto destinato al consumo alimentare e invita i bambini a scoprire e apprezzare il sapore delle verdure crude e cotte, a comprendere il tempo necessario per la loro coltivazione e a conoscere ortaggi che magari non fanno parte delle proprie tradizioni alimentari familiari, ampliando l’orizzonte delle conoscenze.
Tra l’altro, la preparazione di un orto coinvolge i genitori e i nonni in un rapporto di socializzazione e di finalità condivise, aiutando le famiglie a conoscersi e frequentarsi per stabilire un senso di appartenenza alla comunità sociale e scolastica, trovare nuove amicizie e sentirsi partecipi della vita scolastica dei propri figli.
COME SI PREPARA L’ORTO A SCUOLA
Genitori e insegnanti possono collaborare per la preparazione dell’orto scolastico: si può utilizzare un’area più o meno grande del giardino della scuola oppure collocare vasche e vasi grandi e profondi, allestiti con uno strato di biglie d’argilla sul fondo e riempiti con terriccio di tipo biologico, per favorire nei bambini la conoscenza dei metodi di coltivazione rispettosi della natura e della biodiversità. Si possono utilizzare anche cassoni o cassette da frutta in legno, o meglio ancora le apposite vasche da orto rialzate, dotate di piedi, per portare il terriccio ad altezza delle braccia dei bimbi.
COSA PIANTARE ADESSO
Tra settembre e l’inverno l’orto a scuola consentirà di seminare, trapiantare e veder crescere bietole, lattughe, radicchi, spinaci, valeriana, prezzemolo, cavoli, rape, rapanelli… Basterà una piccola serra per prolungare fino ai geli lo sviluppo delle piante da orto e delle aromatiche come alloro, rosmarino, timo e salvia, che superano facilmente l’inverno. A partire dalla primavera, poi, la classe potrà sperimentare la piantagione e cura di ortaggi a ciclo primaverile, tra cui le fragole, che potranno essere raccolti prima del termine delle lezioni, con grande soddisfazione dei giovani orticoltori.
L’ORTO A SCUOLA – Il consiglio di Viridea
• L’orto scolastico può avere anche dimensioni poco ingombranti: in cassette e fioriere poco profonde crescono bene le lattughe da taglio, acquistando e trapiantando le vaschette di piantine che saranno pronte per il raccolto entro 40-50 giorni.
• In una piccola serra da balcone, collocata contro un muro della scuola protetto e soleggiato, le cassette con lattughe, radicchi, spinaci, valeriana, rucola, prezzemolo, rosmarino e timo crescono bene fino a Natale e anche oltre. Sono ortaggi consigliabili sia per la facilità di cura che per la velocità di sviluppo: accontentano i piccoli orticoltori impazienti e al docente offrono molti spunti di approfondimento metodologico, scientifico e culturale.