Politici che parlano di rivoluzione verde senza che nei loro discorsi compaia mai la parola “piante”. Ministri delle Politiche agricole che chiedono a gran voce blocchi al traffico e biglietti gratuiti per i mezzi pubblici, ma ops! si “dimenticano” di citare – e incentivare – il verde urbano come alleato antismog per eccellenza. E basta una pioggia per sciogliere il problema come se non fosse mai esistito… fino alla prossima siccità. Che puntualmente si presenta, con tutto l’allarme del caso. Eppure gli esperti sono tutti d’accordo: piantare alberi e piante è il rimedio più semplice, più duraturo e meno costoso per contrastare la cappa di inquinamento che affrontano le grandi città. E non è filosofia, sono soldi: basta leggere qualche articolo per comprendere il perché…
Che gli alberi producano ossigeno è fatto noto: quel che è meno noto è che sono in grado di ripulirla dagli inquinanti, in particolare da quelle pericolosissime polveri sottili che tanto nuociono alla nostra salute (soprattutto dei più piccoli) e che ad oggi non abbiamo sistemi funzionali per intercettare.
A proposito dell’argomento, Francesco Ferrini, esperto del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente dell’Università di Firenze, spiega in un suo articolo come ciò possa avvenire: “Quando le particelle, che fluiscono in modo turbolento nell’aria, incontrano una foglia, vengono guidate attraverso lo strato limite fino alla superficie della foglia, a cui aderiscono (deposizione secca). Ogni m2 di superficie fogliare assorbe da 70 mg a 2,8 g di particolato all’anno.” E si parla di numeri importanti: “Negli Stati Uniti, l’assorbimento di IFA (Inquinanti Fitotossici dell’Aria) da parte degli alberi ha prodotto un beneficio di circa 800 milioni di dollari.”
Piantare alberi in città quindi “risulta particolarmente efficace poiché, oltre alla riduzione diretta dell’anidride carbonica, è in grado di innescare un feedback positivo che porta al miglioramento del microclima e a una riduzione dell’uso dei combustibili fossili di circa 18 kg/anno per ciascun albero”.
L’esperto aggiunge che esistono alberi particolarmente “bravi” a rimuovere il PM10: piantare alberi della specie giusta è quindi la chiave per ottenere aria filtrata dalla vegetazione. Altri studi confermano peraltro che alberi e cespugli lavorano insieme: i cespugli filtrando la fascia d’aria inferiore, più a contatto con la strada, mentre gli alberi quella superiore. Le due tipologie di piante possono lavorare in tandem per aiutarci a ripulire le nostre città e insieme a loro i nostri preziosi polmoni.