La Piccola bottega degli Orrori diventa realtà grazie ai social. Nella foto postata su Facebook da un appassionato di orchidee compariva uno strano vegetale, una pianta carnivora alta un metro e mezzo. Nel 2012 un botanico ha notato lo scatto e si è accorto che si trattava di una nuova specie di Drosera, battezzata Drosera magnifica: solo un pugno di brasiliani delle montagne di Minas Gerais dove la pianta carnivora vive, la conosceva. Ma la Drosera magnifica è solo una delle nuove piante scoperte negli ultimi anni: secondo l’autorevole Rapporto Globale sullo Stato delle Piante nel Mondo, presentato in questi giorni dai Giardini Botanici Reali di Kew, Londra, sono più di 2mila (esattamente 2.034) le nuove piante scoperte: neanche tante se, come sostengono gli esperti, circa altre 400mila ci sono ancora completamente ignote.
E alcune specie non facciamo neanche in tempo a scoprirle che già le abbiamo distrutte, come è capitato con un albero alto fino a 15 metri che cresceva in Ghana e Costa d’Avorio, dove la foresta in cui viveva è stata distrutta dagli incendi e disboscata. Di queste specie rimangono solo foto e tracce negli erbari: non sapremo mai quali meraviglie – principi attivi per cure e medicinali, contributi all’ecosistema, strategie di sopravvivenza, segreti energetici – avrebbero potuto svelarci. Ma una su cinque delle nuove piante appena scoperte potrebbero estinguersi velocemente. Il rischio maggiore lo corre uno dei nuovi alberi, Gilbertiodendron maximum, un gigante alto fino a 45 metri e pesante più di 100 tonnellate con un tronco di quasi un metro e mezzo che cresce nella foresta pluviale africana tra il Camerun e il Congo.
Tra le altre scoperte più interessanti del 2015 – effettuate in Brasile, Australia e Cina – c’è una piccola pianta grassa, Oberholzeria etendekensis, che cresce nel deserto della Namibia: grazie a lei è nato addirittura un nuovo genere. C’è poi un’orchidea alta fino a 3 metri, la Selenipedium dodsonii, scoperta durante le ricerche nel Sud America. Insomma, il mondo vegetale ha ancora tante sorprese in serbo per il genere umano ed è esclusivamente a nostro vantaggio che dovremmo proteggere ad ogni costo le aree verdi del Pianeta ancora inesplorate.
Il sito del Rapporto sullo Stato Mondiale delle Piante dei Kew Gardens: http://stateoftheworldsplants.com/