5 milioni e mezzo di euro: è questa la cifra disponibile che amministrazioni e consorzi forestali potranno utilizzare aderendo al bando promosso dalla Regione Emilia Romagna. I progetti presentati dovranno accrescere l’efficienza ecologica degli ecosistemi forestali, la fruizione pubblica dei boschi e conservare il loro valore naturalistico, in particolare per le aree comprese nella Rete Natura 2000 e nei parchi naturali. I progetti, che dovranno candidarsi entro il 7 ottobre, dovranno avere un importo compreso tra i 50 mila e i 150 mila euro e quelli selezionati riceveranno un finanziamento integrale derivante dai fondi del Psr 2014-2020.
Una grande occasione anche per i cittadini che potrebbero stimolare i propri comuni a concorrere per avere fondi utili per migliorare aree boschive sul territorio emiliano, non solo con intenti di tutela naturalistica ma, come afferma l’assessore regionale all’Ambiente Paola Gazzolo, anche a fini ricreativi e turistici. E dichiara: “Si tratta di una misura concreta per il mantenimento e la valorizzazione degli habitat naturali e delle specie, un’opportunità importante per tutelare e promuovere la qualità e il pregio delle aree boschive che in Emilia-Romagna coprono oltre 650 mila ettari, circa il 25% del territorio, costituendo una ricchezza unica sia a fini ambientali che economici“.
Gli obiettivi dei progetti che verranno presi in esame? La realizzazione di sentieri natura, il miglioramento delle segnalazioni sui percorsi naturalistici, l’allestimento di piccole strutture ricreative, rifugi, punti di informazione o di osservazione. Le risorse saranno inoltre destinate alla conversione dei cedui all’alto fusto, oltre che all’eliminazione di specie alloctone e invasive. E ancora a ripuliture, sfolli e diradamenti, ad attività di selezione delle piante, potature per ottenere habitat vitali e di pregio, alla valorizzazione di specie nobili, rare, sporadiche e degli alberi vetusti. Saranno infine sostenuti la realizzazione o il ripristino di elementi naturali quali stagni, torbiere, doline, fossi e muretti a secco, nonché azioni per la tutela e l’incremento della biodiversità in ambito forestale come aree umide e habitat riproduttivi per la fauna selvatica.