L’origano costerà meno a partire da questo mese. E anche le piantine di basilico, rosmarino e salvia, che già troviamo ad un costo bassissimo nei supermercati, costeranno presumibilmente ancora meno. E’ l’effetto della legge 122/2016 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, in vigore dalla fine del mese di luglio, dove si stabilisce che sull’origano in rametti o sgranato destinato all’alimentazione, fino ad ora spezia “di lusso” per il costo, l’iva passa dal 22% al 5%. L’aliquota diviene più favorevole anche per i vasetti di erbe aromatiche da coltivare sul balcone: per le piantine di basilico, rosmarino e salvia, l’iva infatti si riduce dal 10% al 5%.
Dietro questa legge un’aspra guerra invisibile, che ha posto di fronte i coltivatori di basilico la minaccia di alzare l’iva sul basilico dal 4% fino al 10% per compensare l’iva dell’origano al 22%, esclusa per errore dalle autorità doganali europee dall’elenco delle spezie con aliquota ridotta. Esultano dunque i liguri, per la minaccia scampata dal loro amato pesto – seppure con un piccolo rincaro dell’1%, mentre giubilo completo per i siciliani, primi produttori del profumatissimo origano. Forse il costo più contenuto della spezia estiva per eccellenza aiuterà l’Italia nella lotta contro l’origano contraffatto: secondo il Fatto alimentare infatti nei vasetti di origano venduti all’estero tra le foglie essiccate ci sono altissime percentuali – dal 50%…. al 90%! – di ulivo, sommaco e mirto.