Quattro grandi corone di fiori in rappresentanza dello Stato inviate dal premier Renzi, dal presidente del Senato, dalla sindaca di Roma e dal governatore della Regione Lazio: per loro secondo Don Fabio Gammarota non c’era posto nella tenda-chiesa allestita per la celebrazione dei funerali delle vittime del terremoto di Amatrice. E non è tanto una questione di spazio. Le corone istituzionali giunte dalle autorità per l’occasione sono evidentemente sembrate stonate al giovane parroco. Intervistato dal quotidiano La Repubblica, Don Fabio dichiara: “Ho fatto levare quelle corone, sembravano degli sponsor“.
Dalle parole del prete trasuda la rabbia contro le istituzioni: “Il giorno dopo il fiore è già morto, invece i problemi restano. In un funerale come questo il profluvio di corone costa migliaia di euro. Una sola va dagli ottanta ai quattrocento, soldi buttati. Perché chi ha firmato quegli addobbi floreali non ha fatto un assegno di pari valore?” e sulla sincerità degli omaggi floreali contesta: “Se uno vuole fare un omaggio, abbellire una chiesa, non deve poi firmare quell’omaggio, mettere il cartello“. Le corone di fiori delle autorità sono dunque finite fuori durante la gremita e dolente cerimonia funebre, ben lontani dall’altare.