E’ un classico della caotica vita di città: non c’è spazio per mettere la macchina? Allora la parcheggiamo negli spazi vicino agli alberi. Ma c’è un problema: proprio li crescono le radici. Eppure non sembra che l’albero ne risenta: quando spostiamo l’auto per andare via, l’albero è ancora lì, esattamente come lo abbiamo trovato. E noi ci preoccupiamo invece che l’auto non si sporchi di resina e foglie. Ma parcheggiare negli spazi tra i filari può provocare davvero dei danni agli alberi? Per la rubrica “I Segreti degli Alberi” l’abbiamo chiesto all’esperto arboricoltore Stefano Lorenzi, che ci ha spiegato che la risposta è senz’altro “Sì”! Ecco perché…
Come avevo avuto modo di scrivere in un altro articolo di “I Segreti degli Alberi”, ogni minima ferita che procuriamo ad un albero è per sempre. Allo stesso modo può essere per sempre un danno perpetuato all’apparato radicale. E il danno lo facciamo proprio passando sopra le radici con la macchina quando parcheggiamo. Oltre al costipamento del terreno e ai danni meccanici che possiamo creare all’albero toccandolo con il veicolo, un altro danno collaterale sono le altissime temperature che raggiungono i catalizzatori e i tubi di scarico che possono scottare le radici più superficiali. Possono inoltre verificarsi microperdite di oli ed idrocarburi che avvelenano la pianta.
Ci sono soluzioni per non schiacciare le radici degli alberi danneggiandoli, e perdere così i preziosi benefici quali bellezza, ombra e produzione di ossigeno che ci forniscono?
La risposta è Sì. Si tratta di soluzioni tecniche: è possibile realizzare coperture calpestabili utilizzando cementi ed asfalti traspiranti e permeabili che proteggono le radici, permettendo loro di respirare e ricevere acqua, o adottando marciapiedi flottanti e sospesi. E tutte queste soluzioni NON hanno un costo più elevato. Non solo. Sul lungo periodo fanno risparmiare un sacco di soldi in manutenzione agli alberi e allungano la vita di un viale alberato evitando continue costose sostituzioni.
La domanda è dunque: perché allora non si adottano queste soluzioni, visto che esistono già?
Le ragioni possono essere tante, ma spesso purtroppo manca la voglia di sperimentare da parte delle amministrazioni pubbliche: sperimentare vuol dire informarsi e formarsi, e a volte è più comodo adottare soluzioni note. E peccato se ormai sono obsolete e oggettivamente inefficaci. Ma questo non vale proprio per tutti: ad esempio la città di Bolzano ha scelto un’altra strada per i suoi viali alberati e nei suoi marciapiedi ha utilizzato il Flexi Pave, prodotto che rende calpestabile la zona radicale e permette all’albero di respirare e di ricevere acqua.
Considerata l’importanza vitale degli alberi per la qualità della vita delle nostre città, credo che i cittadini debbano cominciare a pretendere soluzioni efficaci ed innovative perché rimangano sani e godano di lunga vita, invece semplicemente di preoccuparsi che non sporchino le auto.