Dipendere dal sole? No, grazie! E’ questo il particolare slogan di alcune rarissime orchidee estremamente “timide” che hanno deciso di far a meno della fotosintesi clorofilliana, il processo tramite il quale le piante crescono utilizzando la luce solare. La Lecanorchis tabugawaensis, scoperta di recente in Giappone, è un’orchidea di piccole dimensioni: secondo lo studio dell’università giapponese di Kobe, pubblicato in questi giorni dalla rivista PhytoKeys, la sua particolarità è che può vivere con pochissima luce grazie ai funghi, a cui sottrae le risorse alimentari che essi producono trasformando la materia organica vegetale che si deposita ai piedi degli alberi.
A causa della sua dipendenza così stretta da altri esseri viventi, la sopravvivenza della Lecanorchis è fortemente a rischio: comprometterne l’habitat basterebbe ad estinguerla. E’ stata dunque immediatamente inserita nella lista rossa delle specie minacciate stilata dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn).
Quando si parla di funghi, ci vengono subito in mente i protagonisti a tavola dei nostri contorni autunnali, ma in realtà l’universo di questi particolari esseri viventi è molto molto più complesso di quanto immaginiamo. Esiste infatti tutto un mondo di funghi che vive nel terreno e che nel corso della storia del pianeta ha sviluppato un rapporto strettissimo con alberi e piante a livello delle radici.
Le curiose abitudini alimentari della Lecanorchis hanno messo in luce una mappa di relazioni vegetali che indica quanto sia complesso e delicato il rapporto che esiste tra le piante, di cui da poco si stanno scoprendo sorprendenti meccanismi e funzionalità.