Addio Renzi: che succederà al lato verde della Finanziaria?

renzi_dopoilnoAl referendum per la riforma costituzionale ha vinto il “no” netto. Dopo mille giorni di governo, Matteo Renzi presenterà quindi oggi pomeriggio le sue dimissioni al Quirinale rimettendo il mandato nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Con la caduta del governo, ora si dovrà capire come procederà la Finanziaria 2017: dopo l’ok della Camera nei giorni scorsi, in Senato le votazioni erano fissate per domani. E all’interno della Finanziaria sono presenti gli incentivi per il verde contenuti nel pacchetto sull’edilizia, che a questo punto è in bilico.

Il risultato definitivo del referendum sulla riforma costituzionale nelle 61.551 sezioni in cui si è votato in Italia è stato del 60% per il No e del 40% per il Sì con un afflusso alle urne di 31.997.916 elettori pari al 68,48% degli aventi diritto. Ora per quanto riguarda la Finanziaria si aprono due ipotesi: potrebbe rimanere bloccata anche per un anno per essere poi ridiscussa dalla prossima coalizione, oppure, visto che la votazione è stata già calendarizzata, procedere con il voto al Senato di domani.

In caso di blocco, con la Finanziaria rimarrebbero dolorosamente ferme sulla porta gli ecobonus verdi, ovvero le agevolazioni fiscali per privati e condomini che intendono ristrutturare i propri spazi verdi, che costituirebbero un primo importante passo per riattivare l’economia e rinnovare le città, i borghi e le splendide località del Belpaese, migliorando così la qualità di vita e la salute dei cittadini e portando nuove risorse al turismo e alla cultura.

Francesco Mati, presidente dei Florovivaisti Pistoiesi e personaggio di spicco nella filiera del verde, dichiara: “Qualunque cosa accada ora, non diminuisce l’importanza che riveste il verde nella vita di tutti i giorni degli italiani. Questo governo l’aveva compreso e si è preso un impegno. Chiunque salga in sella adesso riceverà le stesse informazioni.”

Intanto per il dopo-Renzi, ecco le ipotesi sul tavolo