Allerta smog? “Mancano alberi e verde in città”

smog_piante505PM10 oltre il limite consentito in molte città del Nord. Lo dice l’Arpa che sta rilevando con le sue centraline l’inquinamento dell’aria in questi giorni. Le concentrazioni hanno toccato valori allarmanti in Piemonte, Lombardia e Veneto, oltre che in Emilia Romagna. In particolare, sono stati raggiunti i 90 µg/m³ a Como, 85 µg/m³ a Lecco, 79 µg/m³ a Monza, 69 µg/m³ a Torino, 63 µg/m³ a Vicenza. I rimedi? Le domeniche a piedi, che però incidono fortemente sui consumi natalizi e non rappresentano una risposta valida a lungo termine. Per Coldiretti la soluzione in realtà c’è, ma non viene applicata: lo smog si combatte con le piante: servono molti più alberi e spazi verdi nelle nostre città.

piante_ariaColdiretti ricorda che “una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili” e che “un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno”. Peccato però che secondo l’ultimo rilevamento Istat, il verde urbano in Italia, “rappresenta appena il 2,7% del territorio dei capoluoghi di provincia per una media di 31,1 metri quadrati a testa”. Nelle grandi città il verde a testa scende ancora: a Milano sono disponibili 17,2 metri quadrati per abitante mentre a Roma 15,9. “Occorre quindi intervenire in modo strutturale“, ribadisce con forza la Coldiretti.

La notizia del PM10 alle stelle è ormai un classico in questo periodo dell’anno: condizioni meteo stazionarie e cambiamento climatico favoriscono la stagnazione dell’aria e non consentono lo “smaltimento” dei veleni prodotti nelle città. Per il PM10 esistono due soglie di legge per la protezione della salute umana: il valore limite annuale, pari a 40 μg/m3, e il valore limite giornaliero di 50 μg/m3. E le conseguenze del continuo assorbimento da parte del nostro corpo di aria inquinata da polveri sottili sono pesanti: secondo l’Oms, l’inquinamento atmosferico costa all’Italia 30 miliardi di spese sanitarie e 32 mila morti all’anno in più.