Rizzo: “grazie alle palme troppa pubblicità per Starbucks”

Secondo Basilio Rizzo, ex presidente del consiglio comunale, il problema delle #palme in Piazza Duomo è che allo sponsor quello spazio così in vista in centro città è costato troppo poco. Solo 200mila euro per tre anni? Secondo Rizzo si poteva trarne molto di più. In realtà questo operazione “ha svenduto il luogo simbolo di Milano”, fa notare il politico intervistato da Il Fatto Quotidiano: insomma, grazie all’affaire #palme, Starbucks ha guadagnato troppo in termini di comunicazione e pubblicità rispetto a quello che ha speso.

Pierfrancesco Maran, assessore a Urbanistica e Verde, fa però notare che il bando per la sponsorizzazione dell’aiuola del Duomo è pubblico e quest’anno si è presentata una sola azienda alla gara: Starbucks, appunto. E dichiara: “L’appello che facciamo alle aziende è di sponsorizzare tante altre aiuole che ci sono in città” precisando sereno: “Accettiamo progetti con o senza palme e banani”.

Insomma la politica milanese sembra dia peso ad elementi diversi da quelli percepibili in una chiacchierata tra comuni cittadini. L’inserimento delle ignare palme in Duomo ha portato alla luce forti sentimenti di intolleranza e rabbia, che nei social si sono affermati con spaventosa evidenza. E che si sono condensati nel gesto vandalico di bruciare una palma (e danneggiarne altre due) effettuato non da uno sbandato da centro sociale ma da un “giovane con il montgomery”. Il dubbio sorge spontaneo: forse il signorino avrebbe dato fuoco anche ad un immigrato.

Non solo. Si lamenta poi un sentimento di forte estraneamento alle scelte dell’amministrazione cittadina. Certo, non si può pensare ad un referendum per ogni decisione legata al suolo pubblico, ma molti rivendicano la possibilità di dire la propria in merito ad un’aiuola così in vista. E in qualche modo, questo dimostra che esiste ancora un legame forte tra i milanesi e la loro città, e che questo legame è sentito anche nelle decisioni che riguardano il verde delle zone più rappresentative della Grande Milano.