Tra i rami degli abeti nuoteranno pesci persici. Visione onirica di una notte insonne? Mica tanto. E’ invece il ritratto dell’impiego a dir poco curioso che l’Unione pescatori sportivi del Garda (UPSdG) ha ideato per utilizzare in modo proficuo gli Alberi di Natale che a suo tempo non sono sopravvissuti alle feste natalizie. E che in questi giorni di inizio primavera troveranno una seconda “vita” sul fondo del Lago di Garda…
Adagiati sul fondale del lago, gli abeti senza speranza diventeranno tane per pesci, in particolare per i persici reali, che ne faranno la propria nursery in cui allevare la prole tra la vegetazione a partire dal mese di febbraio. Invenzione bizzarra? Affatto. Anticamente era consuetudine che i pescatori disponessero fascine sul fondo dei laghi prealpini per fornire sicuri ripari alle prede di domani.
Con l’aiuto di alcuni sub e sotto la supervisione dell’Ufficio Pesca di Regione Lombardia e dell’Autorità di Bacino, in questi giorni una cinquantina di abeti sono stati collocati nei fondali di cinque località del Lago di Garda (Maderno, Riva, Malcesine, Torri del Benaco e Garda) a due diverse profondità: 7-10 metri per favorire la deposizione delle uova e a 40 metri per dare riparo agli avannotti di uno dei pesci più ambiti delle lenze lacustri.
L’iniziativa vuole tradurre in pratica la convinzione che la pesca, anche quella sportiva, per essere sostenibile debba favorire – e andare di pari passo – con la protezione dell’ambiente e dei suoi abitanti.