Anche l’Olanda avrà il suo Bosco Verticale

Si chiamerà “Torre dei Biancospini”: verrà costruito a Utrecht il gemello del Bosco Verticale realizzato dall’Architetto Boeri a Milano. Il grattacielo italiano pluripremiato più verde che esiste ormai fa scuola in tutto il mondo, a partire dalla Torre dei Cedri a Losanna, al Bosco di Nanchino fino a Parigi, Tirana e Shanghai. E i nuovi Boschi Verticali non sono mai uguali al modello meneghino: si avvantaggiano dell’esperienza acquisita utilizzando nuove soluzioni tecnologiche e si adattano a realtà differenti. Quello olandese ad esempio non sarà più un universo a se stante: è stato infatti pensato per dialogare con la città.

Rispondendo alla necessità di riqualificare l’area di Jaarbeursboulevard, vicino alla stazione cittadina, la Torre sarà uno smart building capace di instaurare un rapporto con l’abitato grazie al piano terra aperto verso l’esterno e contiguo al quartiere. Zone ufficio, spazi per il fitness e per lo yoga, parcheggi per le bici e un spazio pubblico ricreativo: la Torre dei Biancospini si porrà come il nuovo polo del benessere di Utrecht, oltre che punto di contatto tra città e natura.

Traspare da questo nuovo Bosco la volontà di Boeri di creare qualcosa di diverso da un paradiso per ricchi, cambiamento già in atto nella progettazione dei Boschi Verticali cinesi, come traspariva dall’intervista di marzo rilasciata al Corriere, in cui Boeri affermava “Le mie città foreste saranno per tutti” e comprenderanno anche ospedali, scuole e case popolari. Questo sarà possibile, precisava Boeri, anche a seguito del rientro dei pesanti costi iniziali gravati dagli studi e dalle verifiche ingegneristiche necessari per la progettazione del prototipo.

La Torre olandese, alta 90 metri, avrà un design un po’ diverso da quello milanese e ospiterà sulle sue facciate circa 10mila piante – 360 alberi, 9.640 tra arbusti e fiori, l’equivalente di un ettaro di bosco. Tutto questo verde vivente avrà una funzione specifica per la salute pubblica: a pieno regime contribuirà ad assorbire circa 5,4 tonnellate di CO2.

Al piano terra, direttamente connesso con il giardino al sesto piano, ci sarà il Vertical Forest Hub, un centro di documentazione e ricerca sulla forestazione urbana nelle città del mondo, un luogo aperto dove poter conoscere le soluzioni tecniche e botaniche scelte per il Bosco di Utrecht e monitorare gli stati di avanzamento degli altri Boschi Verticali in costruzione nel mondo. La Torre verrà affiancata da un altro edificio alto, progettato dallo studio MVSA di Amsterdam.

Il cantiere del Bosco Verticale che parla olandese aprirà entro il 2019, con data termine lavori fissata per il 2022.