Firenze: il WWF chiede di non abbattere gli alberi sani

Alberi? Parliamone. Anche l’associazione ambientalista si unisce al tavolo dell’accesa discussione in corso da settimane a Firenze e dice la sua sul taglio degli alberi che il Comune sta effettuando in tutta la città per rinnovare le alberate di viali e piazze. Nella nota diffusa ieri, il WWF esprime le ragioni della sua opposizione, etichettando come “indiscriminati” gli abbattimenti previsti dal piano comunale, sottolineando come questi interventi incidano troppo sul paesaggio urbano ed esprimendo preoccupazione per la scelta dei peri da fiore (che però, va detto, sono spesso di origini “esotiche” quanto i peri) in sostituzione degli esemplari che vengono abbattuti. Continua a leggere



Brunella, il paradiso perduto sul tetto della fortezza toscana

Un giardino incantato, frequentato da prestigiosi personaggi dell’epoca, tra i contrafforti della Brunella, una delle più belle fortezze della Lunigiana, è patrimonio perduto per il Belpaese. L’ignoranza, il disinteresse e l’ignavia hanno vinto la loro battaglia contro cultura e storia in questo angolo della Toscana inconsapevole delle sue ricchezze. Sparuta l’erba cresce là dove fiori e arbusti spiccavano a contrasto con la pietra possente della Fortezza: ancora i glicini vetusti si abbarbicano testardi alle murate, sopravvissuti indomiti senza cure. Continua a leggere



Torino, interventi in corso per rinnovare gli alberi della città

Intanto che a Firenze è in corso un aspro confronto a proposito di verde urbano, anche Torino sta mettendo mano agli alberi della città. Ai 15.800 alberi controllati nei primi sei mesi del 2017, comunica il Comune, se ne aggiungono altri 3.846: di questi, 72 esemplari saranno oggetto, nei prossimi mesi, di interventi da parte dei tecnici del verde dell’amministrazione comunale che prevedono 46 abbattimenti. Si tratta di circa l’1,9% degli alberi osservati. Continua a leggere



Parcheggi bollenti con alberi rachitici: perché?

Avete presente quando, alla disperata ricerca di fresco in quest’estate bollente, in un parcheggio, al centro commerciale, siete costretti a mettere la macchina al sole? Al vostro ritorno l’auto è un forno, al punto che il volante scotta e dentro non si respira. Basterebbe parcheggiare nei pressi di un albero, giusto? Sembra facile, e invece no. Gli alberi nei parcheggi non fanno ombra. Abbiamo chiesto a Stefano Lorenzi, esperto arboricoltore, come mai: ecco cosa ci ha detto… Continua a leggere



L’albero di pomodori alto 5 metri che fa anche melanzane e peperoni

La pianta di pomodoro che è diventata un piccolo albero di 3 metri è il frutto di un innesto sperimentato due anni fa da un ortista di San Donato Milanese. La pianta, dice nel video postato su Youtube l’ortista intervistato a quel tempo dalla Rete Civica locale, ha prodotto in sei mesi 10 volte tanto in termini di ortaggi, e non ha dato solo pomodori ma anche peperoni e melanzane. E’ cresciuta talmente che è diventata persino troppo alta… E non è l’unico caso: a Reggio Calabria hanno coltivato un albero di pomodoro alto ben 5 metri. Continua a leggere



Ferragosto, le origini verdi (e rosa) di una festa antica

Chi ama le piante lo sa bene: ad agosto le piante si fermano e chi le cura, con loro. Un po’ per il caldo che, superata la soglia del 30 gradi C, rallenta la crescita nei vegetali. Un po’ perché ad agosto si raccolgono i frutti. E’ quindi – in giardino come nell’orto, come nei campi – un buon momento per fermarsi. Lo sapevano bene gli antichi romani, che ad agosto si festeggiava: era il periodo dedicato alle “Ferie di Augusto“, come questi riti ancestrali furono ribattezzati dall’imperatore Ottaviano (“Augusto”, appunto) nel 18 a.C. e duravano dal primo giorno alla metà del mese. Continua a leggere



Cefalù, fermato il piromane grazie all’aiuto dei cittadini

Tramite i social si segnalavano i sospetti e si scambiavano informazioni su potenziali piromani. E’ così che alla fine gli abitanti della contrada Ferla, in provincia di Siracusa, hanno incastrato il meccanico 38enne che all’inizio di agosto dava fuoco ai boschi della zona, appiccando incendi che mettevano a rischio le case e devastando la macchia mediterranea e il Parco delle Madonie, preziosa area protetta della Sicilia. Continua a leggere