Se, come riferisce Il Corriere, persino le 50mila api della tenuta toscana del cantante Sting rischiano la pelle, allora significa che la situazione per le feconde raccoglitrici di polline è davvero nera. La siccità di quest’anno ha poi dato il colpo peggiore, con il risultato che il miele raccolto quest’anno si ferma in Toscana al 30% della media nazionale, con molte produzioni a resa quasi azzerata. Un “crollo mai visto”, si spiega, a memoria degli stessi apicoltori, 45mila in Italia.
API A RISCHIO
Che le api non se la passino granché bene ormai lo sappiamo tutti. Falcidiate da misteriose malattie, attaccate da parassiti come il micidiale acaro Varroa e la Vespa velutina che ne devastano gli alveari, intossicate dai neonicotinoidi contenuti nella concia dei semi per l’agricoltura, le amiche dei fiori sono a forte rischio. La spaventosa siccità ha poi dato il colpo peggiore: secondo le stime, a livello nazionale non si arriverà a 90mila quintali di miele prodotto contro i 250mila attesi.
ESTATE NERA
A scemare soprattutto la raccolta del miele legato alle fioriture estive in pianura: la produzione di millefiori, girasole, eucalipto, acacia, sulla, erba medica e melata dalla Maremma alla provincia di Alessandria è stata quasi nulla. Si è salvato il miele nelle zone di montagna e collina, in particolare rododendro e castagno ma, secondo l’Osservatorio Nazionale del Miele, quest’anno sarà del tutto assente in Toscana il pregiato miele di corbezzolo.
OGGI DIFFICILE MA DOMANI?
La situazione grave sarà il principale oggetto di discussione agli Stati Generali dell’Apicoltura, che si apriranno domani, venerdì 8 fino a domenica 10 settembre, a Montalcino (Siena). L’apicoltura rappresenta un settore importante per l’agricoltura italiana: 1,2 milioni di alveari, un valore stimato di 150-170 milioni di euro più 2 miliardi di euro dall’attività di impollinazione delle api alle colture. L’Italia peraltro vanta anche il record di varietà, ben 51 “specialità”. Quello dell’apicoltura è un settore in crescita: molti giovani stanno guardando al mondo del miele per una futura attività imprenditoriale, coniugando passione e fonte di reddito.