L’Italia come il Giappone. Le valli del Lago Maggiore, dove la camelia da sempre prospera, potrebbero diventare la culla del primo tè italiano. Si sta realizzando in questi mesi il primo ettaro di coltivazione destinato alla produzione della profumata bevanda, con la messa a dimora di 30mila piante di Camelia sinensis, in quel di Premosello Chiovenda, zona protetta ai piedi delle Alpi. Guida l’esperimento Paolo Zacchera, titolare del Vivaio Compagnia del Lago Maggiore. Continua a leggere