Dal 2019 le piante viaggeranno con il passaporto europeo

Un documento di “identità” unico per tutti i paesi europei: sarà il passaporto che, a partire dal 14 dicembre 2019, dovranno “esibire” tutte le piante che verranno spedite e trasportate da operatori e professionisti nell’area Ue. I passaporti europei dei vegetali garantiranno che le piante sono state coltivate sotto controllo ufficiale, in assenza di organismi nocivi regolamentati, e ne assicureranno la tracciabilità.

Figlio del caso “xylella”, batterio agente della grave malattia che ha compiuto strage di ulivi anche millenari in Puglia, il passaporto europeo per le piante intende scongiurare la possibilità che i patogeni arrivino dall’estero grazie a spedizioni contaminate che possano contagiare le coltivazioni su territorio nazionale. L’armonizzazione del documento tra tutti i paesi Ue ne renderà immediata la lettura e la comprensione.

La decisione della Commissione europea è stata annunciata nei giorni scorsi dal commissario per la salute e la sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis, secondo cui l’adozione del passaporto europeo per le piante “avvia il processo di applicazione del nuovo regolamento fitosanitario europeo”, e costituisce “un primo passo nella modernizzazione delle norme per proteggere le piante nell’Ue, l’economia e l’agricoltura”.