Negli scorsi uscendo di casa la mattina presto, molti in Lombardia si sono risvegliati in un paesaggio ghiacciato, in cui il gelo ha rivestito piante, strade, auto e ogni superficie esposta all’aria esterna. Il fenomeno è poco frequente e porta un nome “da brivido” che è tutto un programma: gelicidio. E nei campi, su alberi da frutta, vigne e ortaggi, non ha fatto pochi danni. Secondo il monitoraggio di Coldiretti, “il gelicidio ha fatto strage di boschi, vigneti e alberi da frutta per colpa delle basse temperature, con minime inferiori di 2,8 gradi sotto lo zero al nord Italia”.
Secondo Coldiretti, i valori minimi sono risultati di 2 gradi sotto la media storica al settentrione sulla base dei dati Ucea (Unità di ricerca per la climatologia e la meteorologia applicate all’agricoltura) relativi alla prima decade di dicembre.
Il gelicidio (detto “freezing rain” ovvero pioggia ghiacciata) si verifica statisticamente ogni 7-8 anni. Avviene a causa della differenza di temperatura dell’aria rispetto a quella del suolo: se quest’ultima è più bassa durante le precipitazioni, la pioggia gela appena entra in contatto con le superfici, e da’ origine alla formazione di un sottile ma tenace strato di ghiaccio trasparente. I danni alle piante sono di tipo meccanico, per il peso del ghiaccio che provoca rotture di rami. Non ne soffrono invece le gemme, che al contrario grazie al gelo vengono preservate da ulteriori abbassamenti della temperatura, come sanno bene in Trentino dove, sfruttando questo meccanismo, a fine inverno si nebulizzano i meli per preservarne la fioritura.
A preoccupare gli agricoltori è il fatto che, con temperature a lungo sotto lo zero, sono a rischio le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie e broccoli nelle produzioni orticole di pieno campo.
Lo sbalzo termico è l’ultima anomalia di un 2017 segnato da un andamento climatico caratterizzato da siccità alternata a violenti temporali. Ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi hanno avuto pesanti effetti sull’agricoltura italiana che, negli ultimi dieci anni, conclude la Coldiretti, ha subito danni per 14 miliardi di euro.