Cinque melograni ricordano il sacrificio della scorta di Aldo Moro

Nella giornata della Festa del Papà, c’è spazio anche per gli uomini e i padri che si sacrificano facendo il proprio mestiere, nel dolore delle proprie famiglie. Piantare degli alberi in ricordo di questi uomini è un gesto carico di un alto significato, che non dimentica la storia. Per questo venerdì 16 maggio a Roma sono stati messi a dimora 5 melograni, piante dalla feconda, antichissima tradizione, per tenere viva la memoria di chi ha servito con la vita lo Stato: la scorta di Aldo Moro, di cui facevano parte due padri, uccisa nell’attentato delle Brigate Rosse.

“Nel giardino che Roma ha voluto dedicare ai Martiri di via Fani abbiamo piantato cinque melograni per ricordare cinque servitori dello Stato caduti mentre compivano il loro dovere. Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi erano i cinque uomini, due carabinieri e tre agenti di polizia, che il 16 marzo 1978 scortavano Aldo Moro”, annuncia l’assessora capitolina all’Ambiente Pinuccia Montanari.

“In pochi secondi, furono barbaramente uccisi dalla furia omicida delle Brigate Rosse. 55 giorni dopo, lo stesso Aldo Moro cadde vittima della violenza politica dei brigatisti – racconta Montanari. I cinque melograni (..) rappresentano nuova vita e speranza per il futuro. I molti grani stretti fra loro in un unico frutto simboleggiano l’unità del popolo, della nazione che si stringe attorno ai fedeli servi di giustizia per difendere i valori della democrazia e della libertà”. Con queste cinque piante, conclude “vogliamo che la memoria dei Martiri di via Fani serva, soprattutto ai giovani, come monito per lavorare insieme per il nostro Paese, per la democrazia e per il bene comune”.

Valori importanti, che meritano di crescere come i semi dei meravigliosi frutti color corallo.