21 marzo, primo giorno di primavera per piante e fiori come per la spiritualità negli uomini. E le parole del Papa sono state tutte dettate dalla sua sensibilità rispetto al risveglio della natura, dentro e fuori da noi. Dal sagrato di San Pietro, Papa Francesco si è rivolto ai fedeli presenti in piazza aprendo l’udienza generale con l’augurio legato proprio all’arrivo della bella stagione, “Oggi è il primo giorno di primavera”, ha detto – “Buona primavera!”. Ha poi continuato con una serie di domande intese a far riflettere sulla necessità di mantenere sempre la fede ben “annaffiata” e ben salda sulle sue radici, per far sì che possa fiorire e dare frutti.
“Cosa succede in primavera?”, chiede il Papa oggi ai fedeli – “Fioriscono piante, alberi, ma io vi farò qualche domanda, rispondete: un albero e una pianta fioriscono bene se sono malati? No. Un albero, una pianta che non sono annaffiati, dalla pioggia o artificialmente, possono fiorire bene? No. Un albero e una pianta a cui hanno tolto le radici o che non ha radici può fiorire? Senza radice non si può fiorire.”
“Questo è il messaggio”, dice Papa Francesco: “la vita cristiana deve essere una vita che deve fiorire nelle opere di carità, nel fare il bene, ma se non hai delle radici, non potrai fiorire e la radice è Gesù. Se non sei con Gesù, non fiorirai. E se non innaffi la tua vita con la preghiera e i sacramenti, avrete fiori cristiani? No, perché la preghiera e i sacramenti annaffiano e radici e la nostra vita fiorisce. Vi auguro che questa primavera sia per voi una primavera fiorita, come sarà la Pasqua: fiorita di buone opere, fiorita di virtù, fiorita di fare il bene agli altri.”
“E ricordate questo versetto molto bello della mia patria” – ha continuato il Papa: “Quello che l’albero ha di fiorito viene da quello che ha sottoterra: mai tagliare le radici con Gesù”.