Era solo un promontorio desolato e spoglio, del tutto privo di vegetazione quello su cui Massimiliano d’Asburgo eresse l’eclettico Castello di Miramare a dirupo sul golfo di Trieste, e per creare il meraviglioso parco di 22 ettari che ora lo circonda, fece portare sul posto tonnellate di terra e piante, tra cui molte extraeuropee, con l’intento di acclimatarle. E ad oggi, proprio in questi giorni, il complesso mozzafiato di Miramare guadagnerà per il suo rilancio 1200 nuovi esemplari di alberi e piante autoctone ed esotiche che rimpolperanno il parco, nell’ottica di valorizzare e aumentare la bellezza di un bene storico, patrimonio di assoluto pregio per la regione. Continua a leggere